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Visualizza la versione completa : Requiem - Antonio Tabucchi



Baudin
30-April-2013, 22:13
http://ecx.images-amazon.com/images/I/41fnlYDwXJL._SL500_AA300_.jpg

Dalla quarta di copertina:
"Un vagabondaggio, un'allucinazione, uno scongiuro.
Un requiem che è un congedo dai fantasmi di una donna, di un padre,
di un amico, di un poeta, di una casa , di una città.

In uno stato a metà tra la coscienza e l'incoscienza, l'esperienza del reale e la percezione del sogno, un uomo si trova a mezzogiorno, senza sapersi spiegare come, nella Lisbona deserta e torrida dell'ultima domenica di luglio. Sa di avere delle azioni da compiere, soprattutto l'incontro con un personaggio illustre e scomparso, ma non ha idea di come compierle. Si affida così al flusso del caso e seguendo le libere associazioni dell'inconscio si trova a seguire un percorso che lo porta a ricordare (a vivere il ricordo nell'attualità di quella giornata) alcune tappe fondamentali della sua vita, spingendolo a cercare di sciogliere i nodi irrisolti all'origine del suo stato allucinatorio. Il romanzo è stato scritto in portoghese."

Commento:
Immergersi nella lettura di Requiem significa per il lettore che ama Tabucchi assaporare alcuni temi fondamentali che permeano la sua opera. E’ un procedere tra realtà e sogno in un percorso interiore in cui i personaggi del presente e del passato danno libero sfogo all’irrazionalità dell’anima e alla razionalità dell’inconscio.
C’era bisogno dell’amato Portogallo per riuscire a sviscerarsi definitivamente. L’omaggio di Tabucchi al paese adottivo è la continuazione del suo viaggio interiore , già introdotto con Notturno indiano e approfondito in un percorso, secondo me, solo apparentemente casuale, ma in realtà finalizzato ad affrontare situazioni e personaggi del proprio vissuto ricorrenti nella sua vita e nelle sue storie.
Il requiem personale di Tabucchi è quindi un divenire, quasi un passaggio obbligato verso il futuro, in cui si riconosce il bisogno non solo di chiudere semplicemente con i nodi del passato, ma di renderli sogni (non incubi o angosce) con l’aiuto di una realtà tutta personale, immersa nella bellezza e nell’essenza del Portogallo, di cui si sente parte integrante.

Alla fine tutto ciò avviene, consapevolmente, nello stile dell’Autore, della sua anima latina che ha imparato a dialogare con il suo inconscio.
:)

donnadelfaro
02-October-2013, 17:43
Mi prometto senz'altro di leggerlo perché di questo autore ho amato tantissimo il libro "Sostiene Pereira", lettura che mi ha fatto considerare Tabucchi come un grande della narrativa italiana.

DarkCoffee
17-December-2015, 21:22
La scrittura di Tabucchi è come la seta, morbida ti trascina nella sua bellezza. Requiem racconta di un sogno guidato dalla coscienza logica(?) del protagonista che lo porta ad incontri improbabili e strani (come il drogato od il suonatore), ed incontri più intimi (come il padre e l'amore perduto).
Personalmente ho preferito "Sostiene Pereira", comunque consigliato.


P.S.: Tabucchi ha il pallino del cibo! Ogni suo libro è pieno di cose buone e ne descrive la ricerca da parte dei protagonisti in un modo che fa venire una voglia pazza di mangiare proprio quel piatto!