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Visualizza la versione completa : Donato Carrisi - Il tribunale delle anime



Standbyme
01-November-2011, 09:57
http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788830428225
Sintesi IBS
Roma è battuta da una pioggia incessante. In un antico caffè, vicino a piazza Navona, due uomini esaminano lo stesso dossier. Una ragazza è scomparsa. Forse è stata rapita, ma se è ancora viva non le resta molto tempo. Uno dei due uomini, Clemente, è la guida. L'altro, Marcus, è un cacciatore del buio, addestrato a riconoscere le anomalie, a scovare il male e a svelarne il volto nascosto. Perché c'è un particolare che rende il caso della ragazza scomparsa diverso da ogni altro. Per questo solo lui può salvarla. Ma, sfiorandosi la cicatrice sulla tempia, Marcus è tormentato dai dubbi. Come può riuscire nell'impresa a pochi mesi dall'incidente che gli ha fatto perdere la memoria? Anomalie. Dettagli. Sandra è addestrata a riconoscere i dettagli fuori posto, perché sa che è in essi che si annida la morte. Sandra è una fotorilevatrice della Scientifica e il suo lavoro è fotografare i luoghi in cui è avvenuto un fatto di sangue. Il suo sguardo, filtrato dall'obiettivo, è quello di chi è a caccia di indizi. E di un colpevole. Ma c'è un dettaglio fuori posto anche nella sua vita personale. E la ossessiona. Quando le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, portano allo scoperto un mondo segreto e terribile, nascosto nelle pieghe oscure di Roma. Un mondo che risponde a un disegno superiore, tanto perfetto quanto malvagio. Un disegno di morte. Perché quando la giustizia non è più possibile, resta soltanto il perdono. Oppure la vendetta. Questa è la storia di un segreto invisibile...

Recensione IBS
Anomalie, in fondo era questo che cercavano. Minuscoli strappi nella trama della normalità. Piccoli inciampi nella sequenza logica di una comune indagine di polizia. In quelle insignificanti imperfezioni si nascondeva spesso qualcos’altro. Un passaggio verso una verità differente, inimmaginabile.

Il compito dei due misteriosi “indagatori” di questo nuovo romanzo di Donato Carrisi, incomincia proprio da lì. Marcus, il cacciatore, e Clemente, la sua guida, sono incaricati di scoprire cosa si celi dietro l’inspiegabile scomparsa di Lara, una tranquilla studentessa che vive in un antico palazzo nel cuore di Roma. Non sono poliziotti, non sono investigatori, si muovono con cautela tra le pieghe non chiarite dalle indagini ufficiali, incaricati da personaggi che stanno in alto, molto in alto, ma non desiderano far sapere nulla di sé. Li guida la spiccata sensibilità di Marcus per tutto ciò che è incongruente, insondabile, lontano dalla normale possibilità di comprensione degli esseri umani. Proprio questa sua capacità di penetrare i fatti e di scoprirne le cause profonde, che a tutti gli altri sfuggono, lo rendono unico, alieno a tutto e a tutti. Persino a se stesso visto che Marcus non sa chi sia realmente, non ha identità, non ha ricordi. Proviene da una zona d’ombra e forse proprio per questo sa muoversi con abilità tra le oscurità del male e dei delitti che ne affiorano.
La polizia archivia sommariamente la scomparsa di Lara come un caso di allontanamento volontario, ma al cacciatore questo mistero apre le porte di un mondo sommerso, in cui è il confine fra il bene e il male è estremamente labile. Ciò che è più segreto e temibile si annida nell’ombra: non solo l’ombra delle tenebrose chiese romane, ma anche il buio dei cuori oppressi da colpe inconfessabili e l’oscurità del passato. È qui che si muovono i numerosi personaggi che affollano il romanzo: Sandra, fotorilevatrice della scientifica, che racchiude nella sua storia un grande dolore mai risolto, Monica giovane medico che perse la sorella gemella in un delitto dalle circostanze mai chiarite, Jeremiah Smith, serial killer ridotto in fin di vita da una mano sconosciuta. E poi la sfortunata Angelina, la cui vicenda sposta la vicenda nel tempo e nello spazio fino a Città del Messico, e un bambino il cui profilo emerge fievole da un passato carico di ossessioni...
Due anni dopo l’exploit del suo libro d’esordio, Donato Carrisi torna con un nuovo romanzo che sin dalle prime pagine ripropone le atmosfere misteriose e le elettrizzanti rivelazioni che hanno decretato il grande successo del Suggeritore. Ambientato in una Roma intrisa di mistero e spiritualità, Il tribunale delle anime non è solo un thriller mozzafiato, ma anche la storia di un segreto invisibile eppure sotto gli occhi di tutti, la storia di un male antico ed eterno e di chi lotta per contrastarlo. Ci riserva una sfida continua con l’ignoto, un turbinio di incubi, un gioco di scambi di identità, che finirà per catturare anche il lettore più compassato e razionale.

:cry: Il mio parere :cry:
Nessuna empatia per le vittime, nessun coinvolgimento per gli avvenimenti narrati, poche le emozioni. Ecco in sintesi quello che ho provato nel leggere la seconda opera di Carrisi. Gli eventi che si susseguono, a volte in maniera inutilmente intrigata, non sono collegati tra loro se non con il desiderio di vendetta (giustizia?) e un fil rouge esile e improbabile. La capacità di Marcus di essere dappertutto e al momento giusto ha dell’incredibile. Meglio avrebbe fatto l’autore a scrivere dei racconti ben separati e sviluppati con più particolari, così da far cogliere, con migliori risultati, le motivazioni che spingono le mani degli assassini. Sì, certo, un lettore attento ed esperto non ha bisogno di essere condotto per mano dallo scrittore, ma una più accurata indagine psicologica non sarebbe guastata. Nella seconda parte la trama migliora: i contorni delle vicende, prima intricati ed intellegibili, pian piano vengono messi a fuoco; finalmente un po’ suspense e alcuni indovinati colpi di scena. I romanzi vanno giudicati dalla prima all’ultima pagina, sono rarissimi quelli in cui l’autore, con un unico magistrale capitolo, riesce a riscattare un’opera per il resto mediocre. Il tribunale delle anime non è tra questi.

franz1982
01-November-2011, 14:20
Ho già capito che non è un libro che leggerò....

daniela
01-November-2011, 16:12
"C'è un luogo in cui il mondo della luce incontra quello delle tenebre... Io sono il guardiano posto a difesa di quel confine. Ma ogni tanto qualcosa riesce a passare."

A me è piaciuto tanto quanto Il suggeritore (che mi è piaciuto moltissimo).

Nonostante gli sbalzi temporali (un anno prima, un mese prima) che non amo, nonostante i molti personaggi che creano un po' di confusione, nonostante l'ambientazione ecclesiastica romana che ricorda Il codice da Vinci, questo libro è riuscito ad avvincermi fino alla fine e ho trovato estremamente interessante il tentativo di affrontare temi seri, quale il male e il bene, la vendetta e il perdono.

"La più grande lezione dell'archivio, di cui quei sacerdoti hanno fatto tesoro, è che il male generato genera altro male. A volte si comporta come un contagio inarrestabile, che corrompe gli uomini senza fare distinzioni."

greeneyes
02-November-2011, 09:06
Lo leggerò nonostante il parere contrario di Aurelio e nonostante il commento di Daniela sul fatto che potrebbe ricordare Il codice da Vinci perchè non posso credere che un autore cambi tanto da un libro all'altro, o meglio...non voglio crederci...Il suggeritore l'avevo trovato davvero interessante.

pippy
02-November-2011, 09:26
Ho letto questo libro e purtroppo non mi e' piaciuto.
L'ho trovato poco avvincente e abbastanza confuso come esposizione.
Vedremo il prossimo.
ciao

shopgirl
02-November-2011, 10:40
A me è piaciuto. Sono d'accordo che c'è "troppa carne al fuoco", però ho trovato interessante la possibilità che viene data di scegliere tra la vendetta ed il perdono. Mi sono chiesta: "Ma io, come mi comporterei?". Così come quando nel libro Carrisi solleva la problematica del condizionamento mi ha ricordato fatti accaduti nel recente passato del sud est asiatico o tutt'ora in Africa. La cosa che mi ha infastidito un po' è che secondo me ricorda una sceneggiatura.

Standbyme
06-November-2011, 16:20
"C'è un luogo in cui il mondo della luce incontra quello delle tenebre... Io sono il guardiano posto a difesa di quel confine. Ma ogni tanto qualcosa riesce a passare."

A me è piaciuto tanto quanto Il suggeritore (che mi è piaciuto moltissimo).

Nonostante gli sbalzi temporali (un anno prima, un mese prima) che non amo, nonostante i molti personaggi che creano un po' di confusione, nonostante l'ambientazione ecclesiastica romana che ricorda Il codice da Vinci, questo libro è riuscito ad avvincermi fino alla fine e ho trovato estremamente interessante il tentativo di affrontare temi seri, quale il male e il bene, la vendetta e il perdono.

"La più grande lezione dell'archivio, di cui quei sacerdoti hanno fatto tesoro, è che il male generato genera altro male. A volte si comporta come un contagio inarrestabile, che corrompe gli uomini senza fare distinzioni."

Sì certo, le tematiche affrontate e che tu evidenzi sono indubbiamente interessanti anche se non certo originali. Quello che più contesto all'autore è il "taglio" dato al romanzo. Comunque, ma forse questo è una mia pecca, anche "Il suggeritore" non mi aveva entusiasmato.
Ciao

sydbar
22-November-2011, 17:29
Mia recensione:

La storia, in principio, stenta un po' a decollare ma d'improvviso la trama si sviluppa su più fronti, cronache di vicende al presente, flashback e passato, naturalmente il tutto collegato intricatamente come la tela di un ragno.
Mi è parso di leggere, a momenti, un' opera di Dan Brown, in quanto i personaggi sembrava vivessero in una caccia al tesoro (caccia ad un serial killer, gente scomparsa, indizi che conducono ovunque ed in nessun luogo).
Per fortuna la Roma raccontata e descritta non è così paradossale e scontata, anzi sono citate delle location da visitare assolutamente.
La storia tratta, anche in questo caso, di un gruppo parallelo di sacerdoti segreti, i penitenzieri, che forse sarebbero stati più efficaci al romanzo se approfonditi nel loro reclutamento, questo però è un neo assolutamente personale.
L'architettura del romanzo lo rende scprrevole nella lettura grazie ad i suoi capitoli non molto lunghi ma ho trovato sconveniente il saltare dalla storia di un personaggio ad un altro in modo troppo repentino, anche se sicuramente funzionali alla trama.
Il tocco di qualità lo abbiamo indiscutibilmente con il contenuto del libro, grazie alle descrizioni dei luoghi di una Roma sconosciuta ai più ma anche e soprattutto ai riferimenti criminologici, di cui l'autore ha una sicura padronanza.
Un buon Carrisi che ci prende ancora una volta per mano per condurci nei meandri oscuri dell'animo umano, nel bene e nel male.
Buona lettura.
Syd

Marmy
28-November-2011, 00:00
Sottoscrivo appieno il parere personale di Standbyme.

Quando l'ho cominciato mi sono chiesta se poi, alla fine, avevo letto Il Suggeritore e ho dovuto andare a vedere su ANobii. E anche lì, pur leggendo la trama, non mi ricordo assolutamente niente, come non lo avessi letto. Forse Carrisi non fa per me.

Tess
19-January-2012, 19:52
Carrisi è, a mio parere, davvero uno scrittore dotato. Ha devvero tutte le potenzialità per scrivere grandi thriller.
Stavolta però, a differenza che ne "Il suggeritore" non ha pienamente centrato il bersaglio.
La trama è complessa, non tanto per il frequente saltellare avanti e indietro nel tempo, che talvolta può diventare piacevole (soprattutto se spezza la monotonia della narrazione), quanto piuttosto per l'appesantimento di certe situazioni. C'è davvero troppa, troppa "roba". Ripeto: indiscutibili le capacità dell'autore, ma in questo caso ha voluto strafare. In generale tutta la situazione diventa davvero inverosimile...non che in tutti i gialli gli avvenimenti siano pienamente credibili, ma qui è davvero tutto molto forzato. Peccato davvero, perchè l'inizio non è male per niente, anzi. Con lo scorrere delle pagine però mi sono trovata piuttosto disorientata...troppe vicende da seguire.
Concordo con standbyme per quanto riguarda la caratterizzazione psicologica dei personaggi: pressochè assente, tranne forse nel caso di Sandra, l'unica a cui mi sono affezionata.
Ho molto apprezzato, invece, l'idea di fondo, il tema del bene e del male e della trasformazione ineluttabile dell'uno nell'altro...la possibilità che il bene ha di generare il male e viceversa...il cambiamento di persone "cattive" in persone "buone"...

daniela
03-May-2012, 15:58
E' uscito il nuovo libro di Donato Carrisi: La donna dei fiori di carta

966




http://www.donatocarrisi.it/?page_id=270

Cecilia (Teresa)
03-May-2012, 16:17
La notizia del nuovo romanzo, è stata oltremodo "blindata", tanto che Longanesi non ha mandato comunicazione praticamente a nessuno, compresa me...so che ha l'esclusiva con un quotidiano.
Tra l'altro, a sorpresa ieri sera durante la presentazione del nuovo romanzo di Alessia Gazzola, a cui ho partecipato, ce lo siamo trovati davanti!
Se riesco, ve la racconto stasera..
Comunque pare che il romanzo sia di tutt'altro genere, questa volta..

Standbyme
03-May-2012, 19:37
Comunque pare che il romanzo sia di tutt'altro genere, questa volta..

Me lo auguro perché i primi due non mi hanno particolarmente entusiasmato come ben sai.
:evil:

kaipirissima
19-November-2012, 19:47
stasera attacco IL SUGGERITORE, mi pare così a occhio che sarà una bella avventura!

Rosy
19-November-2012, 20:43
Letto in una notte! 8 ore secche.
Finale un pò rattoppato, ma vicenda intrigante: poi ci dirai!
Ciao
Rosy

kaipirissima
22-November-2012, 17:53
Impossibile in otto pre secche. Io sono già da tre giorni che mi cimento nella maieutica di Goran. Dopo un po' crollo.

kaipirissima
27-November-2012, 13:54
Ho finito IL SUGGERITORE.
Verso la fine ho avuto in momento di confusione. Non capivo più niente. Ancora adesso mi manca, un passaggio, ma non ho voglia di riprendere in mano il libro..
Nel complesso le cose sono tornate, più o meno, anche se alcune soluzioni mi sono sembrate in po' più d'effetto che di "senso".*
È stata una lettura, comunque, intrigante. Non mi sarebbe dispiaciuta una motivazione più ambigua sulle motivazioni dell'assassino.
Cioè uccidere una bambina affinchè il ritrovamento del cadavere sveli l'ipocrisia e la cattiveria del mondo, m'intrigava parecchio. Il sacrificio di genitori che offrono l'unica figlia per la verità. uccidere una bambina affinchè venga catturato un pluriomicida. Salvare l'ultima bambina e chiedersi *quanti innocenti moriranno per mano di colui che non è stato smascherato.*
Voto 6/7

P.s. Ma è davvero possibile per mesi non lasciare nessuna traccia nella propria cella?