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Visualizza la versione completa : Ho appena visto... / Mostre in corso, visitate, apprezzate, detestate, amate...



Rupert
05-April-2013, 11:39
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Il mondo pullula di esposizioni, mostre, allestimenti temporanei, eventi artistici o storiografici o etnografici... insomma le occasioni non mancano. Il piccolo popolo di Scompaginando è assiduo frequentatore di occasioni culturali. Molti di noi sono tanto voraci di letture e narrazioni quanto lo sono di arte e cultura in genere.

Segnaliamoci a vicenda le occasioni e accompagnamo la segnalazione con le nostre sensazioni, le nostre emozioni, i nostri giudizi, non solo sulle opere o sui manufatti esposti, ma anche sull'allestimento, sull'apparato didattico o scientifico che spiega e sorregge l'esposizione.

Se possibile è meglio postare l'intervento mentre la mostra di cui si parla è ancora in corso, così chi legge ha la possibilità di visitarla, godersi gli esposti, ed eventualmente intervenire a sua volta.

E visto che ci siamo diamoci anche qualche consiglio su come schivare lunghissime code o evitare calche da stadio.

Rupert
07-April-2013, 21:15
Torno ora da una gita a Zurigo. Sono andato a vedere la mostra allestita al Kunsthaus e dedicata a "Chagall maestro della modernità".

Sono esposte opere notissime e anche meno conosciute del grande artista francese di origine russa. Il percorso degli esposti porta il visitatore in un viaggio attraverso l'evoluzione artistica e la maturazione stilistica di Chagall. Si può cogliere chiaramente l'influenza di correnti come il cubismo, sperimentate da Chagall ad un certo momento della sua attività creativa, ma mai in modo pedissequo o acritico, sempre adattandole alla sua cifra stilistica personale ed i ultima analisi restando l'artista personalissimo e geniale nell'uso del colore che è sempre stato.

L'allestimento per una volta un po' meno asettico e dispersivo rispetto a quanto il Kunsthaus purtroppo in passato ci aveva abituato.
Rara l'occasione di vedere alcune opere di rande formato raramente esposte al pubblico, oppure esposte spesso, ma in un altro continente.

Tutto sommato una bella proposta con un buon apparato esplicativo e didattico, ma scritto solo in tedesco e inglese (con buona pace delle lingue nazionali). Disponibile un'audioguida (credo anche in italiano, ma non ne sono sicuro perché detesto le audioguide e non le prendo mai).

Unico, ma non indifferente, lato negativo: il prezzo esosissimo!!! 22.- franchi a persona (18.10 Euro al cambio di oggi).


http://www.kunsthaus.ch/en/information/press/press-images/


1638

daniela
08-April-2013, 13:03
Per chi ha bambini piccoli segnalo questa mostra, nella città più bella del mondo :-P
Venezia - Museo Guggenheim - Kids Day
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Tutte le domeniche (tranne nel mese di agosto) la collezione Peggy Guggenheim organizza dalle 15 alle 16.30 i KIDS DAY: laboratori didattici gratuiti per bambini dai 4 ai 10 anni.
Il progetto introduce i piccoli visitatori all’arte moderna e contemporanea in modo accessibile e coinvolgente, dando la possibilità ai bambini di imparare e sperimentare tecniche e tematiche artistiche diverse a ogni appuntamento.
L’attività inizia con l’analisi di una o più opere della collezione permanente o delle mostre temporanee e prosegue con un laboratorio finalizzato a mettere in pratica quanto visto.
Tutta l’iniziativa si svolge principalmente in italiano, ma sono disponibili altre lingue a seconda della nazionalità dei bambini partecipanti. Un appuntamento al mese si svolge in lingua inglese.

Gli appuntamenti di aprile saranno:

14 aprile ore 15 Le futur … sculture di Umberto Boccioni

21 aprile ore 15 Learning English through 20th Century Artists: Max Ernst
Il laboratorio si terrà in lingua inglese per avvicinare i più piccoli alla lingua straniera.

28 aprile ore 15 Parola d’ordine: colore! Alla scoperta di Sam Francis.

Maggiori informazioni sui Kids Day sul sito al seguente link: http://www.guggenheim-venice.it/education/kids-day.html

Le attività sono gratuite, ma è necessario prenotare il venerdì precedente il laboratorio allo 041.2405401/444.

http://www.guggenheim-venice.it/education/kids-day.html

Rupert
08-March-2014, 19:00
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=BfShKT3EKKM

La fondazione Beyeler è un'opera d'arte in sé: uno dei pochi spazi che veramente riesce a dare respiro alle opere esposte. Le opere di Redon trovano qui una cornice magnifica e si può ripercorrere il tragitto di conquista del colore e della luce che faticosamente il poeta-pittore di Bordeaux ha tracciato tratto dopo tratto. Già, tratto e non pennellata, perché egli non ha mai usato la tecnica classica dei colori ad olio. Essenzialmente carboncini (stupendi, omirici e immaginifici) e l'inconsueta tecnica del pastello, che conferisce alla sua opera uno spessore assolutamente originale sispetto alla sua epoca.
Difficile anche da classificare secondo i movimenti artistici egli costituisce un punti di contatto tra le avanguardie ottocentesche, il surrealismo e l'espressionismo, senza passare per l'impressionismo, che pure andava per la maggiore tra i suoi conteranei e contemporanei. Simbolista, lo definiscono i manuali, qualunque cosa questa definizione porti con sé.
Ma senza perdermi in disquisizioni sterili sulle nomenclature dirò semplicemente che la mostra pi è piaciuta moltissimo. È vero che per la maggior parte dei frequentatori del nostro forum Basilea resta unpo' fuori mano, ma mi sento lo stesso di consigliare la visita. Anche la città in sé vale la pena d'essere vista.

Claire
13-March-2014, 10:05
Dal 12 marzo al 13 luglio presso il Palazzo Reale di Milano è possibile ammirare la bellezza dei quadri di Gustav Klimt.

Ma che fortunelli i vicini di casa.

http://www.klimtmilano.it/

Rosy
29-December-2014, 19:06
Un'amica mi ha incoraggiata ad andare a visitare questa bella mostra di Segantini, del quale conoscevo qualche opera in modo piuttosto superficiale. Beh, vi assicuro che ne valeva la pena. Dura ancora un mese, per chi fosse interessato.

Giovanni Segantini, pittore della natura, della maternità in tutte le sue forme.
Non avendo nè la cultura dell'amico Rupert, nè la sua splendida eloquenza, mi limiterò a mostrarvi quelle opere , fra tante, che mi sono piaciute maggiormente.

Dimenticavo: la mostra è allestita con gusto e si " gode" nel vero senso della parola.
E' strutturata per periodi, a partire dagli esordi milanesi del pittore , fino alla sua permanenza in Engadina, i cui paesaggi montani sono i protagonisti di molte opere dell'artista.
Ho apprezzato tutte le opere- fatto che mi succede raramente- ma ammiro soprattutto i suoi disegni, a matita o carboncino, o a gessetti: è lo stile che preferisco.

Allora inizio col mostrarvi questo splendido disegno, IL LAVORATORE DELLA TERRA.

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Rosy
29-December-2014, 19:22
La maternità , in varie versioni.
L'ANGELO DELLA VITA

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Rappresenta una madre col suo bambino stretto al cuore, seduta sui rami di una betulla.
Questo è un disegno; esiste poi il dipinto ad olio, successivo, delicatissimo.

Rosy
29-December-2014, 19:27
LE DUE MADRI, rappresentate in due dipinti ad olio.
Il primo, rappresenta una stalla in cui una mucca col suo vitellino appena nato sta vicina ad una madre che culla tra le braccia il suo bimbo. La lampada rischiara di luce tenue questa dolcissima scena.

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Il secondo rappresenta una madre col suo bambino che torna a casa dai campi; al suo fianco, una pecora col suo agnello. Questo, dei due, è il mio preferito.

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Rosy
29-December-2014, 23:02
Questo dipinto è uno dei più noti e , secondo me, dei più suggestivi:
Ave Maria a trasbordo.

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E' il primo dipinto effettuato con la tecnica del divisionismo,( tanti piccoli punti, tali che persone ed oggetti si identifichino bene solo ad una certa distanza.)
Rappresenta una madre col bambino ( e qui torna il tema della maternità) ed un uomo anziano che tornano a casa col gregge, trasbordandolo sul lago.
E' l'ora della preghiera. La luce del tramonto è resa in modo meraviglioso.

Rosy
29-December-2014, 23:07
IL RITORNO DAL BOSCO rappresenta una contadina che torna nel villaggio sotto la neve ( è il villaggio dove viveva in Engadina Segantini) portando legna su una rozza slitta.
Colori cupi di una giornata invernale.
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Rosy
29-December-2014, 23:09
E questo, infine , è L'ALBERO DELLA VITA in versione ad olio.

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Rosy
29-December-2014, 23:13
La sua famosa opera, il TRITTICO sulle Alpi, La vita, La morte, La natura , era visibile solo su un filmato, perchè non è stato permesso che uscisse dalla Svizzera.
Le opere, nel complesso , erano tante e tutte meritevoli; molti i disegni, le nature morte, i ritratti.
Una mostra consigliata.
Rosy

Rosy
30-December-2014, 18:59
Concludo con questo scritto( nel museo) di Segantini. Sembrano quasi versi di poesia, e mi sono piaciuti...

3077

Rupert
20-January-2015, 16:52
Purtroppo sono riuscito a visitare la mostra solo negli ultimi giorni d'apertura e quindi non posso invitarvi a visitarla. Posso comunque decantarne la bellezza e la sorprendente freschezza dell'opera di un artista che (mi cospargo i capo di cenere) avevo largamente sottovalutato.

Se a prima vista il tratto paesaggistico appare "tradizionale" nel suo presentarsi all'occhio, ad uno sguardo più attento si rivela dirompente nella sua rottura con gli stereotipi romantici, che pur sono presenti, ma reinterpretati in modo soggettivo ed emozionale.
Sono già presenti in nuce molti caratteri distintivi della pittura impressionista, che Courbet è stato uno dei primi a capire e sostenere.

La cornice architettonica della fondazione Beyeler l'ho già decantata altrove e non mi ripeto, se non per sottolinearne l'eccezionale efficacia.

Ecco qualche immagine di Courbet (quasi tutte le opere mostrate nel montaggio erano espoeste a Basilea)


http://youtu.be/QOBJtL4tAbI

Rupert
25-April-2015, 19:34
La mostra ospitata dal Kunsthaus di Zurigo è aperta fino al 10 maggio.

Nel 1856 per la prima volta in Europa sono visibili all'esposizione universale di Parigi le opere raffinatissime degli artisti e degli artigiani giapponesi. È una vera e propria folgorazione artistica che cambia per sempre il modo di rappresentare la realtà e segna profondamente gli aristi europei più sensibili. Il movimento espressionista si alimenta potentemente a questa sorgente di ispirazione e le opere di monet, Dégas, Gauguin, van Goch e molti altre, esposte assieme alle loro ispirazioni artistiche giapponesi sottolineano quanto sia stato artisticamente fecondo l'incontro tra le due culture.

Da un punto di vista meno tecnico, ma più personale ed emozionale, posso solo dire che la mostra è stupenda. Anch'io sono stato folgorato dall'incontro artistico tra Europa e Giappone, tanto che ho trascinato a vederla anche gli allievi della mia scuola. Spero che almeno alcuni ne abbiano potuto trarre giovamento.

http://www.kunsthaus.ch/index.php?eID=tx_nawsecuredl&u=0&file=fileadmin/templates/kunsthaus/bilder/ausstellungen/2015/japonismus_monet_seerosenteich_268.jpg&t=1430071257&hash=e941500fcd00beedf45184a994497d35



Qualche link per rifarsi gli occhi: Scheda esplicativa (in inglese) curata dal kunsthaus (http://www.kunsthaus.ch/inspiration-japan/e.html#welcome).

Altra scheda (in italiano) di inexhibit.com (http://www.inexhibit.com/it/marker/zurigo-monet-gauguin-van-gogh-e-lspirazione-giapponese/)

Rupert
27-April-2015, 21:36
http://www.fondationbeyeler.ch/sites/default/files/fondation_beyeler/informationen/Ticket/150127_fb_gauguin_ticketseite_940.jpg?1423168590


Paul Gauguin non è tra i miei artisti preferiti. Ciò nonostante la ponderosa raccolta delle sue opere esposte alla fondazione Beyeler non poteva non essere vista e ieri in compagnia della mia signora ho afrontato la trasferta all'altro capo del Paese (per fortuna la Svizzera è piccola...).
L'allestimento è molto ben fatto. Limpianto didattico-museale è ben pensato e risulta efficace. Le opere di Gauguin sono messe in valore e "raccontate" nella loro evoluzione cronologica ed espressiva.
Gauguin continua a starmi poco simpatico, ma la mostra basilese me ne ha fatto rivalutare almeno in parte la genialità espressiva.
La trasferta è certamente stata gradevole. Molti visitatori hanno ritenuto che valesse la pena vedere l'esposizione, infatti l'afflusso è notevole e a tratti per vedere un'opera con sufficiente agio è stato necessario usare pazienza.

Rupert
07-May-2015, 17:34
Pink
ovvero l'esposizione dedicata alle opere di artiste donne nella collezione di Danna e Giancarlo Olgiati.

Danna e Giancarlo Olgiati sono due facoltosi e illuminati collezionisti che hanno deciso di condividere la loro vasta collezione di opere d'arte contemporanea con il pubblico. Nello spirito dei grandi mecenati d'un tempo, oltre a finanziare l'opera di artisti del nostro tempo acquistandone i lavori che incontrano il loro gusto estetico, permettono al pubblico degli appassionati di fruire gratuitamente della loro collezione. la Città di Lugano ha offerto loro uno spazio espositivo interessante ed è quindi possibile per chiunque fosse interessatto fare "quattro passi" tra le opere di alcuni tra i più rilevanti e interessanti artisti contemoranei.

Certo l'arte è impegnativa. Quella contemporanea lo è ancora di più e richiede strumenti culturali ed estetici piuttosto elaborati... oppure la semplice e cristallina passione che non si attarda sui perché e sui per cui, ma vibra con la potenza espressiva della creazione artistica.
Comunque sia. Io apprezzo assai l'arte del nostro tempo (certo, non tutta e non incondizionatamente e indiscriminatamente, ma spesso e volentieri) e ho apprezzato moltissimo la mia passeggiata in compagnia della mia signora tra le creazioni di alcuni artisti che ben conosco e altri che non avevo mai sentito nominare.

Ecco il link al sito ufficiale dell'esposizione:
collezione Olgiati (http://www.collezioneolgiati.ch/4/la-collezione)

kaipirissima
08-May-2015, 16:49
Pink

Molto elegante e raffinata.

Rupert
25-September-2015, 16:00
Lugano ha appena inaugurato il suo nuovo centro polivalente culturale, che ospita spazi espositivi, sale da concerto e palchi teatrali.

Negli spazi espositivi è attualmente in corso la mostra intitolata "Orizzonte Nord-Sud". (http://www.luganolac.ch/it/366/orizzonte-nord-sud)

Si tratta essenzialmente di un percorso cronologico attraverso le grandi correnti stilistiche della pittura e delle arti figurative dell'Ottocento e del Novecento tra Sud e Nord delle Alpi. Vi sono rappresentati i maggiori artisti italiani, affiancati dai più noti artisti svizzeri attivi negli stessi ambiti culturali e negli stessi contesti storico-artistici. Balla, Boccioni, De Chirico, Casorati... Vanno a braccetto con hodler, böcklin, Anker, Segantini...

La scelta non ha evidentemente nulla di originale, ma le opere esposte sono di grande qualità artistica e comunque il nuovo spazio espositivo vale una visita... se si passa dalla Svizzera.

Mauro
25-September-2015, 16:19
Interessante, una buona scusa per fare visita alla Confederazione che, anche se vicinissima, non vedo da qualche anno.

kaipirissima
21-November-2015, 11:44
JOAN MIRÓ A VILLA MANIN — SOLI DI NOTTE
Vado questo PM. Vi saprò dire... :)

Elvira Coot
28-November-2015, 11:39
JOAN MIRÓ A VILLA MANIN — SOLI DI NOTTE
Vado questo PM. Vi saprò dire... :)

http://i66.tinypic.com/2upz8ty.gif

kaipirissima
28-November-2015, 13:41
Hai ragione.
dunque al volo...
guida. Una ragazza che parlava velocissima, ogni tre parole inseriva "appunto" o "quindi"... Inascoltabile. E comunque non diceva niente di interessante.
Mi ha fatto morire la mostra che a tutti noi del gruppo non è piaciuta.
Non ci siamo immersi, non abbiamo provato empatia, solo fastidio e noia.

Boh. Colpa di Mirò? Colpa della guida? Colpa del curatore e della scelta delle opere? Boh, comunque sia pollice giù.

Elvira Coot
28-November-2015, 14:46
guida. Una ragazza che parlava velocissima, ogni tre parole inseriva "appunto" o "quindi"... Inascoltabile. E comunque non diceva niente di interessante. Mi ha fatto morire la mostra che a tutti noi del gruppo non è piaciuta.

Non le piaceva Mirò e non è riuscita a nasconderlo

kaipirissima
29-November-2015, 10:32
Non le piaceva Mirò e non è riuscita a nasconderlo
Già, lo spero per lei. Altrimenti significa che non le piace il suo lavoro.

Mauro
30-November-2015, 21:23
Ho paura che sia l'ennesima esponente della generazione smartphone che di smart ha solo il phone e non è in grado di fare un discorso degno di tal nome ... che tristezza. :(

Elvira Coot
01-December-2015, 15:09
O magari è una trimestrale e non ha tanta voglia di impegnarsi in un lavoro che perderà comunque entro poco tempo






http://i63.tinypic.com/2cpb87q.jpg

Rupert
04-May-2016, 17:50
Ho visitato la mostra Imago urbis. La memoria del luogo attraverso la cartografia dal Rinascimento al Romanticismo. (http://www.centroculturalechiasso.ch/m_a_x_museo/imago-urbis-la-memoria-del-luogo-attraverso-la-cartografia-dal-rinascimento-al-romanticismo/) Al Max Museo di Chiasso, Svizzera (ma a un passo dalla frontiera)

È vero. Sono di parte. Insegno storia e geografia e provo un amore incondizionato per le carte topografiche antiche. È chiaro che per affrontarla con qualche ricaduta positiva è necessario avere un interesse specifico di partenza. Ma a me è piaciuta moltissssssssimo!

Purtroppo, come al solito ho visitato la mostra nei suoi ultimi giorni d^'apertura e quindi se a qualcuno interessasse rimangono pochissimi giorni (fino a domenica). Al''entrata la gentilissima addetta del museo consegna al vivitatore una lente d'ingrandimento, che si rivela utilissima per l'osservazione di dettaglio di quelle che sono n tutto e per tutto delle opere d'arte grafica eccezionali e che conservano la memolria dei luoghi come non sono più.


Milano nel Cinquecento



http://www.geniodonna.eu/wp-content/uploads/2016/03/Imago-Urbis06Milano.jpg

Rupert
04-May-2016, 17:56
Quasi dimenticavo: ho anche avuto diritto a un bonus di grande valore. nell'atrio del Max Museo, dove era stato allestito uno studio radio temporaneo della rete 2 (cioè la rete culturale e artistica della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana) stava concedendo un'intervista Roberto Vecchioni, a proposito del suo ultimo libro. Praticamente ho potuto godere di una promozione particolare "due in uno": museo e conferenza incontro con Vecchioni. Da sballo!

Enribello
05-May-2016, 14:38
FORO DI AUGUSTO E FORO DI CESARE
Due storie e due percorsi a cura di Piero Angela e Paco Lanciano


FORO DI CESARE

Indossate la cuffia, puntate il laser e con un clic parte l'avventura nel Foro di Cesare che si illumina, solo per voi, nella notte romana. E' un'esperienza unica quella del viaggio nella storia dell'antica Roma... un piccolo gruppo di visitatori si riunisce per assistere allo spettacolo itinerante che parte, prima attraversando la scala collocata nei pressi della Colonna Traiana, dentro il Foro Traiano.
E' la voce di Piero Angela, che ha curato la visita insieme a Paco Lanciano, che vi guida e racconta solo per voi la storia della Roma di Cesare come non l'avete mai vista prima. La prima emozione è quella di attraversare la galleria sotterranea dei Fori Imperiali, aperta in questa occasione, dopo gli scavi del secolo scorso.
Tornati alla luce - no anzi all'aperto ma sempre al buio perchè la visita si svolge rigorosamente di notte - si entra nel Foro di Cesare dove immagini e suoni, proiettate sulla superficie dei monumenti stessi - o di quello che ne rimane - fanno vivere allo spettatore la sensazione unica di rivedere il Foro, a partire dal Tempio di Venere per passare poi alle botteghe (come quella del nummulario), le scuole, le sue fontane, e i grandi eventi che lo hanno attraversato in una ricostruzione molto realistica. Rivive, completato dalle luci, il pavimento a spina di pesce della Basilica Argentaria, o quello con lastre di marmo di diverso colore del Foro di Cesare. O ancora si vedono, ingranditi e amplificati dalla luce, i graffiti incisi nell'intonaco che riportano versi dell'Eneide.
La meraviglia però è che non si tratta di ricostruzioni che deturpano il Foro o che ne danno un'immagine fumettistica, la visita è certo didascalica ma forte di una profondo rigore storico e scientifico.
Come l'impareggiabile esperienza della ricostruzione della Curia, edificio che esiste ancora e sul cui profilo vengono proiettate le immagini che danno allo spettatore la sensazione di rivederlo esattamente come è stato in tutto il suo splendore. ( Nella foto sotto).
Insomma un modo diverso di attraversare la storia di Roma, entusiasmante per i più piccoli ma anche per per gli adulti che tante volte hanno vagato, guida alla mano e reminescenze scolastiche nel cuore, tra le rovine dei Fori cercando di immaginare quello che ora è più facile vedere.

Tratto da un articolo di Elisabetta Stefanelli

FORO DI AUGUSTO

Tutte le sere, si ripeterà lo spettacolo dal vero della storia di Augusto Con i due più tipici ingredienti della “formula Superquark” in tema di archeologia: far parlare il più possibile le pietre, chiamare in causa la tecnologia per raccontare la storia antica con ricostruzioni virtuali – sempre rigorosissime sotto il profilo scientifico –. Nei quaranta minuti previsti (tanto durerà lo spettacolo, ripetuto ogni sera tre volte e ogni volta per 200 spettatori) la voce di Piero Angela illustrerà ogni dettaglio del sito, sorto accanto all’attuale via Alessandrina di recente restauro e all’epoca dominato dalla statua di Augusto alta dodici metri: saranno scandagliate colonne, resti murari, frammenti.

Partendo da ciò che è sotto gli occhi, la narrazione si allargherà alla figura del pater patriae, ai costumi e all’ordine politico e civile del suo tempo, ai caratteri della romanità classica di cui l’epoca augustea, aetas aurea per eccellenza, fu per più aspetti l’apice. E alla ricostruzione della grande metropoli dell’antichità, la New York a cavallo dell’era volgare, unica città ad aver toccato il milione di abitanti prima di Londra nell’800. Il tutto con l’ausilio di filmati e rendering virtuali che mostreranno come si presentava il Foro ai tempi di Augusto.
dal web

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Visti entrambi l'anno scorso....In Italia abbiamo cose meravigliose che a volte valorizziamo poco...questo e' un caso positivo e quindi mi piace segnalarlo. Mi sono piaciuti tutti e due soprattutto quello di Cesare...
Una passeggiata notturna di grande suggestione , su un area archeologica unica al mondo.
Da non perdere ...lo consiglio a turisti e residenti ma anche ai bambini che ho visto molto interessati.
Fino al 30 ottobre 2016

Info
http://www.viaggioneifori.it/

http://www.ansa.it/webimages/foto_large/2015/4/26/e12c02c39d73b7da895c4275567ccb13.jpg

Foro di Giulio Cesare - La Curia ( ricostruzione)

Mauro
06-May-2016, 09:26
Io, come sempre, sono attratto dai suggerimenti di Rupert e poi non riesco mai a seguirli, ma prima o poi ce la farò ;)

daniela
06-May-2016, 15:16
Per chi può, a chi interessa: dal 24 maggio Roma ospiterà la più grande mostra mai realizzata al mondo su Banksy.
Dal titolo "War, Capitalism & Liberty", la mostra sarà fino al 4 settembre presso il Museo Fondazione Roma, a Palazzo Cipolla, in via del Corso.
Centocinquanta opere, nessuna "strappata" ai muri ma tutte provenienti da collezioni private.

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http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/05/05/news/l_inafferrabile_banksy_sulle_strade_di_roma_150_op ere_in_mostra-139131666/?ref=fbpr

Rupert
07-May-2016, 14:03
Ancora una volta arrivo all'ultimo istante. L'esposizione chiude i battenti domani. Ho approfittato del fine settimana lungo (in canton Ticino qualche festa religiosa è rimasta) per recarmi a Basilea a vedere l'esposizione delle opere di jean Dubuffet, il "padre" e teorizzatore dell'art brut e figura centrale della pittura del secondo Novecento.
Dal punto di vista strettamente estetico artistico, non è l'artista che mi coinvolge di più o che mi appassiona più calorosamente, senza il suo apporto non è però possibile dare una collocazione adeguata a molte delle correnti artistiche del secondo dopoguerra.
La mostra è estremamente interessante e la traccia esplicativa stabilisce un percorso alla scoperta della rappresentazione artistica di Dubuffet come esplorazione del paesaggio, interiore, esteriore, rappresentato e creato.

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Rupert
14-October-2016, 17:59
Puntinismo, divisionismo, impressionismo... tutte correnti artistiche (per altro fra loro legate) che trovo estremamente gradevoli, ma che non riescono a rapirmi l'anima e e a mozzarmi il fiato. 'è d'ostacolo soprattutto il fatto che spesso quale motore principale d'un'operazione espositiva in grande si reperiscono più facilmente motivazioni commerciali o d'immagine che non un reale intento di pedagogia museale o di diffusione del senso estetico.

Detto questo l'esposizione selle opere di Signac al LAC di Lugano raccoglie il lavori dell'artista francese acquistati da un collezionista privato e poi lasciati alla Fondation de l’Hermitage di Losanna, ente che ne ha poi permesso l'esposizione temporanea a Lugano. Non si tratta quindi necessariamente delle opere maggiori di Signac, anche se qualche tela di gran pregio è presente. La maggior parte delle opere è ad acquerello su carta e ritrae paesaggi marini e portuali.

Ho gradito la visita all'esposizione. Ho potuto scoprire alcuni aspetti dell'opera di Signac che mi erano ignoti e ho molto apprezzato la disposizione molto didattica di quadri e pannelli esplicativi. È la mostra del secolo? Certamente no. È imperdibile? neppure.

È certamente gradevole e può essere un buon complemento se si decide di fare una passeggiata a Lugano in un giorno di sole...


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Ecco alcune recensioni:

Repubblica (http://www.repubblica.it/cultura/2016/09/01/news/signac-147012056/)

La Stampa (http://www.lastampa.it/2016/09/05/cultura/arte/mostre-nel-mondo/paul-signac-lanarchico-maestro-che-metteva-i-puntini-sulle-tele-sQdzrPwe5lVKtAOl7h70yL/pagina.html)

Avvenire (http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/SIGNACtradito-1.aspx)

kaipirissima
29-October-2016, 11:09
Mio fratello domenica scorsa è stato a Bologna alla mostra su David Bowie.
Piaciuta molto, ma tantissima gente!
Troppo stanca per andare mi sono accontentata di un presente... Una maglietta bellissima! Glamour da morire! Per darle il giusto risalto ho acquistato poi un paio di calzoni in simil pelle due taglie più piccole. Yeah! Vietato sedersi.

http://www.mambo-bologna.org/mostre/mostra-202/

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/07/13/news/bologna_la_lunga_festa_per_david_bowie-143935548/

Rupert
29-October-2016, 14:23
Mio fratello domenica scorsa è stato a Bologna alla mostra su David Bowie.
Piaciuta molto, ma tantissima gente!
Troppo stanca per andare mi sono accontentata di un presente... Una maglietta bellissima! Glamour da morire! Per darle il giusto risalto ho acquistato poi un paio di calzoni in simil pelle due taglie più piccole. Yeah! Vietato sedersi.

Ho visto l'esposizione a Londra, al V&A Museum. Spettacolare!
Naturalmente non sono in grado di dire se l'allestimento di Bologna rispecchia in tutto e per tutto quello londinese, ma anche se ne desse una resa parziale, varrebbe comunque il viaggio. Si tratta di uno spaccato di cultura estetica della seconda metà del ventesimo secolo con incursioni in tutte le forme della percezione artistica. Il Duca è veramente stato un grande. "Groundbreaker" e "trendsetter", il suo contributo culturale è di una vastità e di una profondità difficili da immaginare. La mostra offre proprio questo: qualche punto di riferimento per percepire la vastità del fenomento Bowie.

kaipirissima
08-January-2017, 09:02
Oggi gita a Treviso. Mostra degli Impressionisti. Chi me lo ha fatto fare? Brrr

DarkCoffee
08-January-2017, 19:25
Allora? Come è stata? ^^

kaipirissima
08-January-2017, 21:49
Se avessi visto la mostra da sola l'avrei colta per il 20%.
Grazie a una guida molto brava, con un lessico davvero empatico e tecnico insieme, ho davvero apprezzato molto.
Certo, gli Impressionisti sono gli Impressionisti, e.devo ammettere.che tra tutti i movimenti artistici è quello che conosco meglio.

Per il resto freddino... freddino.

Rupert
03-March-2017, 14:32
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Vermeer et les maîtres de la peinture de genre
Ovvero un'istituzione leggendaria "vittima del proprio successo"...


Sito ufficiale dell'esposizione (http://www.louvre.fr/expositions/vermeer-et-les-maitres-de-la-peinture-de-genre)


Posso dire 'ce l'ho fatta', ma è stata molto dura. Nonostante la minaccia latente di attentati a Parigi e la presenza ubiqua di polizia, gendarmi, esercito e guardie giurate che controllano, pattugliano, sorvegliano, perquisiscono, riperquisiscono, fermano e frugano nelle borsette delle signore, insomma nonostante Parigi e il Louvre siano in stato d'assedio la proposta culturale non manca di toccare i cuori degli amanti dell'arte e la mostra su Vermeer e i suoi contemporanei olandesi ha smosso le folle degli appassionati. Un successo incredibile che ha colto di sorpresa tutti, soprattutto gli organizzatori.
Code interminabili e indicazioni contraddittorie e geometria variabile. La vendita dei biglietti nei punti autorizzati è sospesa (lo scopro dopo aver fatto mezz'ora di coda al licket corner della FNAC delle Halles). All'ente del turismo di Rue de la Pyramide mi dicono che possono vendermi il biglietto, ma dovrò procacciarmi un diritto d'accesso ad orario determinato, naturalmente dopo aver fatto un'ennesima coda alla biglietteria centrale del Louvre. In ogni caso imperativamente nelle primissime ore d'apertura del museo, altrimenti è impossibile ottenere un orario per lo stesso giorno... e quindi bisogna ripetere il processo sperando di avere più fortuna.
Il giorno successivo (nonché ultimo giorno di permanenza a Parigi) tento la ventura accompagnato dalla mia signora. Siamo puntualissimi ai cancelli d'entrata alle 09.00, orario d'apertura del museo. nulla si muove, Attendiamo. Alle 09.30 la folla in fila comincia a dare segni dimpazienza. Si diffonde voce che sia in corso un'assemblea del personale che medita la possibilità di uno sciopero. Orrore! In realtà per fortuna l'assemblea si rivela essere di natura organizzativa per apparecchiare la struttura e il personale alla gestione dell'affluenza straordinaria. Le porte si aprono e un burbero, scostumatissimo e un tantinello maleolente cerbero regola il passaggio con criteri imperscrutabili. Mi separa da mia moglie, che è oltraggiata, ma è messa a tacere come una scolaretta dal colosso che non intende ragioni. Aspetto e gli addetti al controllo mi ossevano con sospettosa attenzione. Finalmente c'è il ricongiungimento famigliare e passiamo il controllo metalli ed esplosivi. Ennesima perquisizione... Siamo dentro. Nuova coda per la finestra oraria. Non così lunga quanto temevo. Nuova attesa nel recinto del pacchetto orario.

Tocca a noi! Finalmente.


Mostra molto bella. Tematica e molto ben spiegata dai pannelli informativi. C'è anche l'audioguida, ch io però generalmente evito perché di solito i commenti preregistrati mi ammorbano. Opere stupende di grande pregio, che oltre l'aspetto strettamente artistico e tecnico-pittorico, offrono un panorama abbastanza attendibile della vita urbana olandese all'apogeo della sua potenza economica, ovvero durante il terzo quarto del XVII secolo.

E poi la luce dei quadri di Vermeer è semplicemente indescrivibile.

Meno affascinante il comportamento tracotante di alcuni visitatori che si credono in dovere di farti la morale se ti soffermi a guardare un quadro o torni a leggere una didascalia. Ma non curandomi di loro e guardandoli passare... me ne frego e apprezzo le opere esposte.

Tutto sommato una spedizione fruttuosa. Gli interessati che intendono affrontare le traversie organizzative si informino prima di rimanere incagliati nelle sabbie mobili dell'amministrazione del Louvre.

Rupert
19-November-2017, 22:15
https://www.epadova.com/images/eventi/vicini/van-gogh-vicenza.jpg

Il problema delle mostre di grande richiamo, e Van Gogh richiama sempre moltissimo, è che sono perennemente affollatissime. Impossibile una contemplazione delle opere. Se si ha fortuna si riesce a dare una veloce sbirciatina e poi la folla incalza e di rimuove dalla tua postazione, anche se la difendi con le unghie e con i denti.
Eppure le opere esposte valgono una visita. Particolarmente interessanti quelle dei primi passi artistici del maestro olandese, meno conosciute dai non addetti ai lavori e comunque estremamente indicative del tragitto espressivo che già da subito esse prefigurao.
Le soluzioni espositive mi hanno un po' messo in questione. Intendiamoci le opere sono bellissime. Tutte disposte ad altezza d'osservatore, tutte illuminate in modo perfetto, con campi di luce millimetrici. Stupende... e in qualche modo estranianti, sembrano quasi diapositive retroilluminate. Non sono del tutto sicuro che lo stesso autore apprezzerebbe questa forzatura artificiosa della liminosità delle sue opere. Ma si tratta naturalmente solo di mie illazioni.
Vicenza trasuda Palladio da ogni suo mattone e vale sempre una visita, soprattutto in giornate di tempo splendido come quelle del fine settimana appena trascorso. Se trovate il coraggio di affrontare le orde di visitatori, spesso aggregati in gregge o mandria, ad eclissare per decine di minuti la visuale delle opere oggetto di spiegazioni da parte delle guide, allora non indugiate e prenotate. Se pianificate una visita nel fine settimana prenotate anche un ristorante per il pranzo, l'indotto della mostra è eccezionale e i ristoranti sono tutti stracolmi. Poi dicono che la cultura non giova all'economia!

Rupert
23-November-2017, 17:47
https://thymagazine.it/wp-content/uploads/2017/10/cuno-amiet-giovanni-giacometti-legge-alla-finestra-parigi.jpg

Cuno Amiet, Giovanni Giacometti legge alla finestra – Parigi (1890)


Biografia di Cuno amiet nel Dizionario storico della Svizzera (DSS) (http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I21974.php)

Fuori dalla Svizzera Cuno Amiet è praticamente sconosciuto. È un peccato perché la sua pittura ha pieno diritto di cittadinanza tra i grandi dell'inizio del XX secolo. Il suo percorso artistico tra impressionismo ed espressionismo lo rende una figura emblematica della ricerca espressiva attraverso l'uso del colore accanto ai grandi maestri francesi e tedeschi a lui contemporanei.

Mi è molto simpatico perché è l'antitesi del luogo comune secondo cui solo genio e sregolatezza portano ad una vera capacità espressiva. Ha sposato una sola donna che ha amato per il resto della vita ed è rimasto fedele anche al villaggio di Oschwand, nel canton Berna, dove ha vissuto per sessant'anni.

Il piccolo museo di Mendriisio ha allestito un vero e proprio gioiello espositivo. Ho trovato la visita gradevolissima e pur conoscendo in gran parte l'opera di Amiet ho scoperto diverse nuove sfacceccature.

Mendrisio non è certo al centro dell'universo, ma si trova vicino al confine con la Lombardia e per un amante dell'arte figurativa la mostra su Amiet può essere un buon pretesto per una gita domenicale in terra elvetica.

Alcuni articoli sulla mostra trovati nella rete:

thymagazine.it (https://thymagazine.it/cuno-amiet-prima-mostra-italiana/)

affaritaliani.it (http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/cuno-amiet-colori-luce-gioia-di-vivere-505480.html?refresh_ce)

artivago.wordpress.com (https://artivago.wordpress.com/2017/10/24/cuno-amiet-e-la-sua-voglia-di-paradiso/)


(http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I21974.php)

Rupert
01-December-2017, 22:25
Domani vado a Pavia a vedere la mostra sui Longobardi. Poi vi racconto. Spero che mantenga le promesse...

kaipirissima
02-December-2017, 00:18
Domani vado a Pavia a vedere la mostra sui Longobardi. Poi vi racconto. Spero che mantenga le promesse...

Se verrai a Cividale un giorno, magari ci facciamo un aperitivo!

Rupert
02-December-2017, 19:58
Mah!

Pavia è una bellissima città ed è sempre un piacere farvi una capatina. L'occasione l'ha fornita la mostra sui Longobardi che chiude i battenti domani.
Moltissimi visitatori, il che è certamente un merito da attrubuire a chiunque proponga un'occasione di divulgazione della cultura. E poi l'indotto è notevole. Potrebbe essere un'idea solida per compensare le perdite per la mancata partecipazione della squadra nazionale italiana di calcio ai campionati mondiali, qualcosa del tipo: "restiamo in palla, facciamo cultura".
Ma sto divagando e meno il can per l'aia perché sono molto irritato. Trovo che la mostra rappresenti essenzialmente un'occasione persa.
I locali dell'esposizione sono piccoli, angusti, bui e inadatti ad opitare una mostra. In nessun caso una mostra di grande richiamo.
L'impianto didattico è carente: l'esposizione è disposta per zolle tematiche, ma chi di storia sa già fatica a trovare i motivi specifici dell'allestimento, come per esempio le nuove frontiere della ricerca archeologica o le nuove acquisizioni che hanno portato a nuovi punti di vista; chi invece di storia e di Longobardi non sa, fatica a raccapezzarsi nel marasma.

Dedico un capoverso a parte per esecrare la guida che ha accompagnato il gruppo che con me ha visitato la mostra. Una cara persona, ma assolutamente e completamente priva di qualsiasi cognizione sull'argomento di cui discettava. Ha infilato una litania di luoghi comuni generici e fuorvianti alternati a colossali castronerie ed esempi generici riportati da culture diverse da quella di cui parlava. All'ennesimo accenno ingiustificato al ciclo bretone e ai cavalieri della tavola rotonda ho estirpato lo sgracchiante auricolare e o cercato di fendermi un percorso personale ra gli esposti. Al termine della visita ho silenziosamente restituito l'auricolare alla guida. Sono certo che se avessi aperto bocca l'avrei coperta di improperii e contumelie. Sarebbe stato oltremodo inelegante. Per contraddire il detto secondo il quale un bel tacer non fu mai scritto, scrivo ora a voi il furnte tenore del mio tacer pavese.

È vero, bisogna pure quadagnarsi da vivere e si buò sbarcare il lunario facendo la guida su un oggetto che non s'ama e di cui non si sa nulla. Ma parolaccia, parolaccia, parolaccia, scurrilità indecente e ancora parolaccia... esistono i libri per documentarsi e non è vietato leggere qualcosa per prepararsi, magari anche solo la voce "Longobardi" su Wikipedia!




Se verrai a Cividale un giorno, magari ci facciamo un aperitivo!

Ci sono stato. Purtroppo molto tempo fa e devo assolutamente tornare. Bellissima! Sia la città che l'esposizione permanente. Didatticamente molto più efficace che l'evento estemporaneo di Pavia. Chi volesse veramente imparare qualcosa sui Longobardi farebbe certamente buona cosa visitando Cividale.
Aldilà della cultura storica, a Cividale ho avuto la fortuna di trovare ristoro in un esercizio pubblico del centro che mi ha deliziato con dei formaggi deliziosi che sapevano veramente di formaggio e non di polistirolo, come purtroppo accade assai spesso nei ristoranti. Probabilmente gli esercenti hanno paura di scuotere i palati assopiti dei maniatori di junk food con sapori veri della tradizione locale. Eccellente anche il vino che accompagnava gli assaggi casearii. Veramente un bel Ricordo
Credo che se dovessi tornare in zona l'aperitivo ti proporrei volentieri di farlo in quel posto... Se lo ritrovo... se c'è ancora... O magari in un posto che conosci e che ha le stesse caratteristiche ;).

kaipirissima
03-December-2017, 10:21
vero, visitare una mostra con la guida presenta indubbi vantaggi, quando però questa è "incompetente", "demotivata", "stanca"... Riesce davvero a rovinarti la visita. A me successe alla mostra di Mirò. Giunti alla fine ci guardammo fra di noi e commentammo che la mostra non ci aveva lasciato nulla, ma in realtà era la guida ad avercela rovinata.

L'altro giorno una mia amica mi ha proposto una visita guidata alle 1945 della basilica di San Marco a Venezia, organizzata dal Fai. Ci siamo prenotate, ma ormai non c'era più posto. Costo della visita: offerta volontaria e libera a partire da 35 euro per i non soci. Un po' caretta...no? Se poi la guida non è all'altezza...alla fine eravamo quasi contente che non ci fosse più posto.

DarkCoffee
10-December-2017, 19:23
Qualcuno è andato a "Più libri più liberi"? Come è stato quest'anno?
Io sarei andata anche solo per vedere la "Nuvola" :)

Enribello
30-August-2018, 14:23
https://m.media-amazon.com/images/W/IMAGERENDERING_521856-T1/images/I/51MRbKIKYFL.jpghttps://www.google.com/url?sa=i&url=https%3A%2F%2Fwww.amazon.it%2FTraiano-Costruire-lImpero-creare-lEuropa-ebook%2Fdp%2FB078PMRBKH&psig=AOvVaw0CUnvU7BbB-YzJoi4HqRe8&ust=1679906890318000&source=images&cd=vfe&ved=0CA0QjRxqFwoTCPjA5Iyb-f0CFQAAAAAdAAAAABADhttps://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/300/358/9788865573587.jpg


ROMA

TRAIANO Costruire l'Impero, creare L'Europa.
Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali

«Colui che seppe riportare gioia tra i romani!», scrisse lo storico Plinio il Giovane, suo contemporaneo.

L’8 Agosto del 117 d.C. moriva Marco Ulpio Nerva Traiano, “l’optimus princeps” che portò l’impero romano alla sua massima estensione , un impero governato da leggi che, ancora oggi sono alla base della giurisprudenza moderna.
Seppe guidare lo Stato con “magnificentia publica” , riuscendo ad ottenere il consenso popolare attraverso opere di pubblica utilità.
Vantava un’amministrazione funzionale, influenzata da donne autorevoli.

In occasione della ricorrenza dei 1900 anni dalla sua morte, Roma gli rende omaggio con una mostra prorogata fino al 18 novembre 2018.
Il percorso, dalla segnaletica non chiarissima , si snoda attraverso 7 sezioni.
Alcune cose sono interessanti, ad esempio le testimonianze della sua Villa ad Arcinazzo Romano, da poco riportate alla luce e testimoni di una raffinata decorazione con stucchi dorati, marmi e affreschi.
Grazie alle installazioni multimediali e filmati ( audio un pochino troppo basso) conosceremo la parte che riguarda le tante, fondamentali infrastrutture ingegneristiche promosse al suo tempo:
porti, ponti, acquedotti, terme...e anche l'intenso rapporto fra l’imperatore e le donne, partendo dal fortissimo legame con la moglie Pompeia Plotina, sodalizio di ferro...ma anche
con la sorella Marciana e la nipote Matilda.Tutte e tre ricevettero il titolo onorifico di Augusta.
Questo per rendere l'idea di come fossero importanti nella vita di Traiano
.Sempre dei video consentono di accedere agli inaccessibili ambienti sotterranei della casa dell’imperatore sull’Aventino o nel condotto dell’acquedotto traianeo che portava l’acqua del lago di Bracciano a Trastevere.
Il penultimo in ordine di tempo degli undici grandi acquedotti che fornivano Roma e che e' rimasto praticamente sempre in funzione.
Per il resto , i calchi della Colonna Traiana, i modelli in scala,le rielaborazioni tridimensionali non mi hanno coinvolto piu' di tanto. Nell'insieme un pochino deludente, forse il gran caldo di ieri l'altro non mi ha aiutato,
anche se affacciarsi da una delle numerose terrazze vale il prezzo del biglietto...
perche', per chi non ci fosse mai stato, gia' da solo il complesso architettonico merita la visita.
Eh si, Apollodoro di Damasco fece proprio un bel lavoro.

http://www.mercatiditraiano.it/it/mostre_ed_eventi/mostre/traiano_costruire_l_impero_creare_l_europa

Estella
11-September-2018, 19:05
Mi sono dimenticata di scrivere un commento sulla mostra di Frida che ho visto al Mudec di Milano mesi fa, lo faccio ora.
E' stata una mostra che ho desiderato ardentemente vedere e che ho aspettato con trepidazione, è stata molto emozionante.
Le opere sono state divise in quattro sale, ognuna con una tematica diversa: donna, terra, politica, dolore.
C'erano numerose foto biografiche dell'artista, pagine di diario, lettere, un video a colori con Frida e Diego nel loro periodo felice e con in sottofondo la splendida canzone "Diego e Io" di Brunori SAS.
Nelle sale era presente una luce soffusa che rendeva il tutto molto intimistico, i dipinti e i loro colori brillanti venivano così esaltati.
Prima dell'ingresso nella prima sala c'era una piccola retrospettiva lungo il corridoio, aperta gratuitamente al pubblico, sulla cultura precolombiana con oggetti, abiti, lavorazioni artistiche tipiche di questo popolo, e chiamata "sala scrigno".
Meravigliosa.

Rupert
16-January-2019, 08:45
5487

A Basilea ho scoperto più o meno per caso quesata bellissima esposizione curata dal museo ebraico della città renana. Per fortuna mia, ma purttroppo per chi avesse ancora voluto visitarla, ho acchiappato uno degli ultimi giorni d'esposizione (dopo prolungamento). È un peccato che essa non sia stata maggiormente pubblicizzata.

L'esposizione è molto didattica e con l'aiuto di copie fotografiche di documenti originali della famiglia Frank, illustra tutti i contesti in cui avviene la raccolta degli scritti di Anna Frank e la pubblicazione del suo diario da parte del papà, unico sopravvissuto della famiglia all'olocausto, che si è stabilito a Basilea, presso sua sorella, alla fine della guerra.

Percorso terribile e bellissimo allo stesso tempo. Impossibile uscire dalle poche sale senza un groviglio d'emozioni.

Aggiungo il link ad una sezione online dell'esposizione dalla quale è possibile scaricare qualche fotografia interessante (anche a scopo didattico, se ci fosse qualche collega interessato):

http://www.juedisches-museum.ch/index.php/das-tagebuch.html

Enribello
20-January-2019, 21:48
https://alessandroliggieri.files.wordpress.com/2018/12/Ovidio.png?w=259&h=300

Roma - Ovidio -Amore miti e altre storie






Nel bimillenario della sua morte,Ovidio, uno dei piu’ amati della latinita’ per i versi che parlano d’amore di miti e di storie di dei, torna a Roma dopo l’esilio ordinato da Augusto.La sede delle scuderie del Quirinale e’ per me garanzia di mostre sempre ben fatte. C'e' parecchia gente , d'altronde e' il penultimo giorno della mostra ed e' sabato. Dallo splendido scalone d’ingresso da cui salivano i cavalli si sale al piano superiore…e si parte.
Tema principale l’Amore e i suoi corollari: eros seduzione e bellezza.Lo spazio espositivo e’ ampio e ben illuminato.
L’audioguida e’ compresa nel prezzo e nell’introduzione la curatrice Francesca Ghedini ci racconta “…del vittorioso ritorno a Roma del poeta”
In effetti Ovidio pago’ a caro prezzo il suo parlare d’amore in maniera anche carnale. Con la sua opera “Amores” entro’ in rotta di collisione con l’imperatore/ restauratore Augusto…ma anche per altri motivi per i quali studiosi e storici hanno dato diverse interpretazioni. La mostra ospita pezzi eccellenti e altri meno. Spiccano senza dubbio la Venere Callipigia in marmo bianco
(Callipigia dall’etimologia “kalos” cioe’ bello e “pyge” cioe’ natica….letteralmente “Venere dalle belle natiche”) e la "Venere pudica" di Botticelli.
Sulle pareti ci sono frasi simbolo in latino tradotte solo in inglese e non ho capito il perche’.
Il percorso e’ agevole e si possono scattare foto.Nella parte anteriore non mancano quasi da contraltare all’eros imperante ,le statue di Augusto moralizzatore col capo velato e di Livia sua moglie. C’e poi una video installazione dove l’attore Sebastiano Lo Monaco recita in riva al mare dei passi del poeta scritti quando era in esilio. ( omaggio nella sezione del forum apposita).
Alle “Metamorfosi e’ dedicata la seconda parte…e cosi scopriamo i testi e i dipinti che hanno influenzato la cultura e l’arte occidentale a partire dall’epoca a lui contemporanea sino ai nostri giorni.
Molto belli i preziosissimi manoscritti di eta’ medievale. Sull’ultima parete le parole del poeta con cui la mostra si congeda:

«Ho ormai compiuto un’opera che non potranno cancellare né l’ira di Giove, né il fuoco, né il ferro, né il tempo divoratore… e il mio nome resterà indelebile. E dovunque si estende la potenza romana sulle terre domate, sarò letto dalla gente, e per tutti i secoli, grazie alla fama, se c’è qualcosa di vero nelle profezie dei poeti, vivrò…».

Quando si finisce il percorso si scende da una scala a vetrate da cui si vede dall’alto un bel panorama di Roma che spazia dal Vittoriano alla basilica di San Pietro.

kaipirissima
23-January-2019, 19:24
domenica andrò a Padova a vedere questa
5499

Enribello
04-June-2019, 20:18
https://www.electa.it/content/uploads/2018/11/978889182072GRA.JPG

Roma Universalis. L’impero e la dinastia venuta dall’Africa | Mostra a Roma


https://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1152070120.html (https://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1152070120.html)

Vi consiglio di vedere il video…

La mostra è articolata in un percorso a tappe tra i monumenti che questa dinastia costruì o restaurò nell’area archeologica centrale, dal Colosseo al Foro romano al Palatino.
La narrazione inizia idealmente negli spazi espositivi dell’anfiteatro Flavio dove sono presentati con una serie di ritratti i membri della dinastia severiana…a cominciare da Settimio Severo e sua moglie Giulia Domna.
Come riflette il curatore Alessandro D’Alessio: «in mostra la rappresentazione dell’ultimo processo di globalizzazione dell’età classica». In effetti le tematiche trattate sono di una certa attualita’…esempio l’integrazione culturale suggellata nel 212 d.C da Caracalla, la costitutio antoniana , che concesse la cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell’impero, proclamando un’omogeneità culturale che eliminò, quasi del tutto, la distinzione tra vinti e vincitori.
L’impulso dato all’edilizia dopo i devastanti incendi degli anni di Commodo sono evocati su modelli in scala oltre che da una suggestiva installazione multimediale .
Molto belli tra le varie cose,i vetri colorati e le due anse di piatto in argento sbalzato decorate con scene di caccia e con il carro di Bacco….
( prestito dal Metropolitam museum of art di New York)
Degni di nota i frammenti della Forma Urbis mappa catastale in marmo voluta da Settimio Severo ancora oggi fondamentale documento per lo studio dell'antica topografia di Roma.
Lungo il sentiero che porta su via dei Fori Imperiali, possiamo godere di uno spettacolo del tutto eccezionale. La ragione? Una vista inedita.
Nel Foro Romano viene aperto alla visita per la prima volta un tratto del vicus ad Carinas. Il vicus era tra i più antichi percorsi di Roma e collegava il popoloso quartiere “delle Carine” sul colle Esquilino.
Oggi, attraverso questo accesso, ci si affaccia sulTemplum Pacis, di cui, dopo un lungo restauro, è visibile il magnifico opus sectile pavimentale.
Si sale poi al Palatino, con i resti delle Terme di Eliogabalo imperatore che fa costruire anche tre grandi santuari dedicati ai culti orientali (Tempio di Serapide, del Sol Invictus, di Dionisio)
Sempre sul Palatino il percorso di visita si estende alle imponenti Arcate Severiane bagnate di luce crepuscolare ( si abbiamo beccato un po' di pioggia durata per fortuna solo dieci minuti...d'altronde questo maggio e' stato cosi un po' dapertutto)
Qui il visitatore gode della vista immensa dello stadio portato a termine da Alessandro Severo l’ultimo imperatore di questa grande dinastia. Quel che seguira’ sara ‘il caos del III secolo, l’eta’ dell’angoscia.
Devo dire che il filo narrativo si perde un po’ perche’ il percorso e’ molto ampio.
C’e’ un bellissimo libro-catalogo curato da Clementina Panella Rossella Rea e Alessandro D’Alessio ( piu’ di 300 pagine…al costo non proprio economico di 50 euri)
Fino al 25 agosto 2019.

Enribello
06-September-2019, 22:13
https://parcocolosseo.it/sito/wp-content/uploads/2019/04/sito-parco-1500x790-768x404.jpg


LA LUNA SUL COLOSSEO 2019- IL SOGNO DEL GLADIATORE-20 maggio/6 gennaio 2020

qui tutte le info

https://www.coopculture.it/events.cfm?id=177 (https://www.coopculture.it/events.cfm?id=177)

Una calda ma non afosa sera di fine agosto, prenotata on line a giugno per le 21.40.
Siamo solo 18 persone( max consentito 25)…meglio cosi.
La nostra guida , Alessandra e’ molto simpatica e preparata e si mostra contenta quando io e mia figlia gli diciamo che siamo di Roma. “Non sono molti i romani che effettuano questo tour ed e’ un peccato”.
C’e’ un'altra coppia di Roma con due bambini…” stasera alziamo la media” gli dico scherzando.Nonostante il tour sia in italiano gli altri 12 sono stranieri. Probabilmente a loro basta la suggestione del luogo. Invece sarebbe stato istruttivo ascoltare la nostra guida perche’ non si e’ risparmiata in spiegazioni e aneddoti. Indossate le radio-cuffiette che permettono di ascoltarla anche se non si e’ vicinissimi, iniziamo la visita. Personalmente conosco bene l’Anfiteatro Flavio essendoci stato piu’ volte, ma mai di notte. Iniziamo affacciandoci dall’alto sull’intera cavea del monumento con spettacolare vista sull’Arco di Costantino e le pendici del Palatino. Come sottolinea Alessandra qui di giorno e’ quasi impossibile fare una foto per la tanta gente…ora invece siamo solo noi.La parte piu’ interessante secondo me sono i sotterranei, la parte nascosta dove passavano solo gli schiavi addetti ai lavori i gladiatori e le belve. Interessante sapere il funzionamento dell’apparato tecnico. Grazie a degli “ascensori” salivano fino all’arena dal nulla creando una maggiore spettacolarita’.Le scenografie erano spinte su piani inclinati fino alle botole d’uscita grazie a degli argani. Macchine rimaste in funzione per quattro secoli, dall’epoca di Domiziano fino agli inizi del III secolo d.C.
Il passaggio e il susseguirsi delle arcate interne sono resi suggestivi dall’illuminazione serale.Qui la guida spiega i giochi gladiatori "munera et venationes" da chi era composto il pubblico , la storia e l’architettura del monumento. Marziale ,Cassio Dione e Artemidoro, sono alcune figure del passato che potremo sentire attraverso installazioni video. Arriviamo nell’arena ricordando la battuta del film “Il Gladiatore” di R.Scott…. “Il cuore pulsante di Roma non e’ il marmo del Senato ma la sabbia del Colosseo”
Qui il sipario si apre su “Il sogno del gladiatore”.Proiettato su tre grandi velari le immagini mettono in scena la notte precedente all’inizio dei giochi e quello che in modo verosimile potrebbe essere passato nella mente di un combattente in attesa di prendere le armi e sfidare la sorte.Le fonti antiche ci ricordano Carpoforo, Diodoro e Demetrio famosi gladiatori che trascinavano gli antichi romani in un tifo smisurato. Dopo il breve filmato a cui assistiamo comodamente seduti torniamo verso l’uscita. La visita e’ durata una settantina di minuti e non posso che consigliarla.
Se volete sapere qualcosa in piu’ sul Colosseo cliccate il link sotto.

https://www.romanoimpero.com/2009/09/il-colosseo.html (https://www.romanoimpero.com/2009/09/il-colosseo.html)

Qui invece un breve video di presentazione dell'evento.


https://www.youtube.com/watch?v=X0j4A5v2-Ko

Rupert
18-July-2022, 12:05
Era in pezzo che volevo visitare questa residenza signorile conservata esattamente com'era a metà Ottocento.

Si tratta della casa che Hortense de Beauharnais acquistò nel 1817, poiché condannata all'esilio dopo il Congresso di Vienna. Hortense era figlia del primo matrimonio di Giuseppina di Beauharnais, prima moglie di Napoleone I e regina d'Olanda, in quanto consorte di Luigi Buonaparte, fratello di Napoleone I. Quando si parla di intrecci famigliari...

Qui crebbe anche il figlio più giovane, Luigi Napoleone, che in seguito regnò col nome di Napoleone III. Fu imperatore di Francia dal 1852 al 1870.
Nel 1906, Eugenia, la moglie di Napoleone III, decise di donare la residenza al Canton Turgovia.


Ecco una panoramica interattiva a 360 gradi (https://www.goldgelb.ch/360/arenenberg/arenenberg360.html) del luogo dove sorge la villa.

La visita è un vero tuffo nel passato. Tutto (tranne i letti) è originale, mantenuto così com'era al tempo in cui Hortense ci viveva con il figlio Luigi Napoleone.
Un tuffo anche nel mio passato, perché la prima cosa che ti chiede di fare la gentilissima signora che t'accoglie nelle sale della villa-museo è di mettere le pattine per preservare i pavimenti, anch'essi originali d'epoca. Come quando andavo in visita da una mia zia particolarmente altezzosa, la cui casa non sembrava contenere arredamento utilitario, ma solamente pezzi d'esposizione. Salvo che lei era un'esponente della piccola borghesia milanese e non un'imperatrice...

La visita si dipana su tre piani, percorrendo i quali sembra di poter incontrare entrando in ogni stanza i diversi membri della famiglia Buonaparte. Inoltre la figura di Napoleone I aleggia dappertutto.

Ma val la pena cedere i commenti alle immagini, molto più eloquenti delle mie divagazioni:

​una veduta a 360 gradi di un salone al piano terra (https://www.goldgelb.ch/360/arenenberg/arenenberg360.html)


una veduta a 360 gradi di una sala al primo piano (https://www.goldgelb.ch/360/arenenberg/arenenberg360.html)

Rupert
19-September-2022, 10:18
https://www.fondationbeyeler.ch/ausstellungen/mondrianhttps://shop.fondationbeyeler.ch/artikel/normal-2x/33473_001.jpg
Ho da sempre una grandissima ammirazione per l'opera di Mondrian, che esercita ancora sulla mia sensibilità artistica lo stesso trasporto emotivo di quando ne scoprii l'opera per la prima volta, in una lezione al ginnasio (ormai preistoria).

E ancora mi snervano oltremodo quei saccentoni che vedendo una composizione ridotta ai suoi elementi essenziali di linee perpendicolari e campiture misuratissime e solo apparentemente semplici di colori primari affermano con disprezzo "ma una c@*@ta così la so fare anch'io"...

la mostra della Fondation Beyeler (https://www.fondationbeyeler.ch/ausstellungen/mondrian) a Basilea illustra proprio il soffertissimo e meticoloso lavoro di ricerca dell'essenziale estetico e del suo rapporto con la realtà vista e rappresentata da parte di Piet Mondrian. Un percorso cronologico attraverso la sua opera, ben esposto e ben spiegato.

Per un amante dell'arte è un'esposizione che vale la trasferta.
Purtroppo invece l'altra mostra interessantissima attualmente in corso presso l'altro grande museo della città renana, il Kunstmuseum Basel (https://kunstmuseumbasel.ch/) è aperta ancora solo per qualche giorno e mi è sembrato di capire che sia già completamente saturo di prenotazioni. Si tratta di Picasso - El Greco. Ancora una volta un percorso di formazione artistica nel confronto fra le reinterpretazioni di Picasso dell'opera del Greco.

Decisamente Basilea ci sta viziando... con mio sommo piacere.

Rupert
20-March-2023, 10:23
Si prenda una parte di Edward Hopper, una parte di Andy Warhol, mezza parte di Jackson Pollock e mezza parte di Vincent Van Gogh; si aggiunga una quantità smodata di zucchero e glassa; si scuota molto lungamente ed energicamente con uno shaker.
Ecco servita l'opera di Wayne Thiebaud, che non conoscevo affatto e che ho potuto scoprire visitando la Fondazione Bayeler a Basilea.

In realtà ero andato a Basilea per vedere Picasso, sempre alla fondazione Bayeler, cui sono dedicate un paio di sale, nelle quali sono presentete alcune delle ultime tele dipinte dal pittore iberico. Il soggetto di questi lavori è lo stesso pittore, in relazione all'atto di dipingere e alle sue modelle. Molto belle, ma nulla di inaspettato...

La vera scoperta è stata quella di Thiebaud. Pittore statunitense dalla solida formazione grafica, che ha lavorato anche per Walt Disney e che ha attraversato un intero secolo di storia americana e mondiale. È morto l'anno scorso all'età di 101 anni.

nella sua opera dolci, gelati e caramelle sono onnipresenti, come anche pupazzetti, giocattoli e strumenti per dipingere, in particolare pastelli e latte di colore. Questi soggetti danno vita a una sorta di antologia postmoderna della natura morta. Thiebaud non disdegna neppure il paesaggio, sia in versione urbana, sia di soggetto naturalistico, ma reso con una fissità quasi trascendente.

L'esposizione è aperta fino al 21 maggio 2023.

https://images.squarespace-cdn.com/content/v1/5f9998ba73b6ed436f62c784/1615157901454-5OQZLS3UIRWJD1G1ZYIE/Screen+Shot+2021-03-07+at+5.57.31+PM.png

Rupert
20-March-2023, 10:44
Vale il viaggio, anche perché a Novara, se non si è della zona, si hanno poche opportunità di passare "per caso".

La vitalità delle proposte espositive del castello visconteo Sforzesco forniscono invece buoni pretesti per recarsi nel borgo piemontese. L'esposizione su Milano ritratta come affascinante signora dal multiforme aspetto e dall'umore cangiante in epoca romantica e poi scapigliata, vale certamente il viaggio.
I curatori hanno fatto uno splendido lavoro di allestimento e di mediazione didattica (sono sempre molto sensibile alla qualità della diffusione della cultura artistica).

L'apertura (dapprima prevista fino al 12 di marzo) è stata prolungata fino al 10 d'aprile. Quindi chi abita nell'area milanese può felicemente cogliere l'occasione per una gita culturale fuori porta, magari inserendo anche una tappa eno-gastronomica, che non guasta mai. Personalmente ne ho approfittato per approfondire i temi del Gattinara e della fassona...

In ogni caso, la scoperta della Milano che fu e dei milanesi che ne hanno fatto la storia, quella minuta di tutti i giorno e quella dei grandi avvenimenti rivoluzionari e risorgimentali, vale il viaggio.


https://www.comune.novara.it/upload/contenuti/immagini/mostra_milanodaromanticaascapigliata.jpg

Enribello
26-March-2023, 11:12
https://www.mausoleodiaugusto.it/it/

Se volete date un occhiata al sito interattivo.


Visitato in piena pandemia...quindi rigorosamente in pochi ,saremmo stati una decina tutti con mascherina ffp2 e green pass.L'interno è un po' spoglio, ad eccezione di qualche iscrizione e resti di marmo. Più che altro è suggestivo ammirare l'imponente struttura e soprattutto ascoltare la storia del mausoleo raccontata da una giovane guida che ci ha accompagnato per circa un'ora.;Edificato da Augusto per custodire le urne con le ceneri della famiglia imperiale... Il primo ad essere accolto fu Marcello nipote prediletto di Augusto figlio della sorella Ottavia. infatti e' visibile una lastra di marmo con scritto OCTAVIA SOROS AUGUSTI e MARCELLUS GENER.
Non e' possibile fare video ma foto si. Io ne ho fattr ,poche,con lo smartphone , ho provato a caricarle e si vedono troppo piccole non so per quale motivo.
Comunque per avere un idea meglio vedere il servizio che Alberto Angela ha dedicato al sito. Mi sembra che dal 6 giugno verra' chiuso temporaneamente ( ma chissa' per quanto tempo) per permettere di continuare i lavori di riqualificazione della piazza dedicata a lui,Augusto imperatore.





https://www.youtube.com/watch?v=tyqb2a9_1l0

Enribello
29-March-2023, 11:41
Ho visitato da poco la mostra“Flesh: Andy Warhol & The Cow – Le opere di Andy Warhol alla Vaccheria”,
un nuovo spazio espositivo qui a Roma. Vista in tutta tranquillita', all'interno saremmo stati dieci persone.
Visitabile gratuitamente, riproduce 80 opere del re della pop-art, dai barattoli Campbell ai dischi originali firmati , fino alle riviste e ai ritratti iconici di Liza Minnelli , Marilyn Monroe e altri. Dal 4 marzo la mostra si e' arricchita di nuove opere. Due ritratti della modella Regina Schrecker.Le foto in bianco e nero ed a colori, rievocano il rapporto di amicizia e di ammirazione che si era stabilito tra di loro da tempo.

La mostra dedicata all'eclettico artista e' affiancata dall'esposizione "Sacro o Profano...?" che propone una selezione di opere realizzate da 16 artisti. L'allestimento e' molto luminoso... qui avrei previsto pannelli e luci di altro colore.Giudizio personalissimo naturalmente...ma supportato da una mia amica che allestisce eventi e ci siamo trovati d'accordo. C'è anche un video da vedere...purtroppo l'impianto audio non era il massimo.
( Almeno quel giorno).
Per chi fosse interessato si intitola "Passeggiate romane 1977" e si trova tranquillamente su you tube. Ancora per pochi giorni.

https://www.eventiculturalimagazine.com/wp-content/uploads/2022/09/nn-1.jpg



Dal 09 Settembre 2022 al 31 Marzo 2023

ROMA

LUOGO: La Vaccheria
INDIRIZZO: Via Giovanni l'Eltore 35/37
ORARI: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13; sabato e domenica dalle 15 alle 19
CURATORI: Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei
PROLUNGATA: fino al 31 marzo 2023
COSTO DEL BIGLIETTO: ingresso gratuito
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 06 69612221

https://www.google.com/url?sa=i&url=http%3A%2F%2Fwww.primapress.it%2Fcultura2%2Far te-mostre%2F31-cultura%2Farte%2Fla-mostra-flesh-warhol-and-the-cow-alla-vaccheria-di-roma-si-protrae-fino-al-31-marzo-2023.html&psig=AOvVaw2MZ2vlu5A9A7LhdqPXuvLy&ust=1680169673738000&source=images&cd=vfe&ved=0CA0QjRxqFwoTCNi44YTugP4CFQAAAAAdAAAAABAf

https://www.google.com/url?sa=i&url=http%3A%2F%2Fwww.primapress.it%2Fcultura2%2Far te-mostre%2F31-cultura%2Farte%2Fla-mostra-flesh-warhol-and-the-cow-alla-vaccheria-di-roma-si-protrae-fino-al-31-marzo-2023.html&psig=AOvVaw2MZ2vlu5A9A7LhdqPXuvLy&ust=1680169673738000&source=images&cd=vfe&ved=0CA0QjRxqFwoTCNi44YTugP4CFQAAAAAdAAAAABAD

Fosca
26-August-2023, 14:20
5752

Calamita cosmica di Gino De Dominicis

qualcuno lo conosce ?

mi è piaciuto troppissimo !!!!!!

DarkCoffee
26-August-2023, 16:57
Che bello! Non la conoscevo, se passo a Foligno, la andrò sicuramente a vedere! Grazie :)