Mauro
19-March-2013, 17:16
L'autore è un giornalista del "Corriere" mio coetaneo che si è lanciato nel mondo del giallo con un'idea tutto sommato interessante che potrebbe avere anche dei buoni spunti per dei soggetti futuri.
Il suo primo romanzo si intitola "Delitto alle Olimpiadi".
Un grazie a mio fratello che me lo ha prestato e fatto apprezzare
Devo dire che quella di creare una "Sezione crimini sportivi" è davvero un'idea originale e anche la composizione della squadra (termine appropriato visto che sono tutti ex-atleti) è stata ideata con lo spirito del miglior Bar Sport a partire da Igor Attila, pugile per ribellione alla famiglia benestante con alle spalle un argento olimpico, che in realtà è un oro meritatissimo negatogli dai giudici, e una relazione sentimentale alquanto turbolenta.
Ma lui è l'unico con un passato sportivo degno dello spirito Decoubertiniano, mentre i suoi sottoposti hanno tutti, chi più chi meno, delle ombre nei loro trascorsi agonistici, ma questa è proprio la peculiarità che permette loro di muoversi nel sottobosco della società dove lo sport spesso non segue più il principio della "Mens sana in corpore sano" a favore di logiche più redditizie e pericolose per la salute degli atleti.
Il caso specifico è quello di una giovane promessa degli ostacoli trovata morta sulla spiaggia di Ostia poco prima della partenza per le Olimpiadi di Londra per il quale i sospetti si concentrano sul fidanzato attuale e quello precedente, che non sono solo rivali in amore, ma anche sulla pista visto che gareggiano nella stessa gara (gli 800 metri).
La soluzione del caso rimane sospesa fino alla fine dove, oltre all'assassino si scopriranno cose interessanti anche sul conto del commissario Attila.
Lettura piacevole e poco impegnativa grazie a una scrittura scorrevole e diretta che denota la professione (giornalista) dell'autore che ci regala un bel personaggio con una corte dei miracoli davvero divertente che gli ruota intorno.
Il suo primo romanzo si intitola "Delitto alle Olimpiadi".
Un grazie a mio fratello che me lo ha prestato e fatto apprezzare
Devo dire che quella di creare una "Sezione crimini sportivi" è davvero un'idea originale e anche la composizione della squadra (termine appropriato visto che sono tutti ex-atleti) è stata ideata con lo spirito del miglior Bar Sport a partire da Igor Attila, pugile per ribellione alla famiglia benestante con alle spalle un argento olimpico, che in realtà è un oro meritatissimo negatogli dai giudici, e una relazione sentimentale alquanto turbolenta.
Ma lui è l'unico con un passato sportivo degno dello spirito Decoubertiniano, mentre i suoi sottoposti hanno tutti, chi più chi meno, delle ombre nei loro trascorsi agonistici, ma questa è proprio la peculiarità che permette loro di muoversi nel sottobosco della società dove lo sport spesso non segue più il principio della "Mens sana in corpore sano" a favore di logiche più redditizie e pericolose per la salute degli atleti.
Il caso specifico è quello di una giovane promessa degli ostacoli trovata morta sulla spiaggia di Ostia poco prima della partenza per le Olimpiadi di Londra per il quale i sospetti si concentrano sul fidanzato attuale e quello precedente, che non sono solo rivali in amore, ma anche sulla pista visto che gareggiano nella stessa gara (gli 800 metri).
La soluzione del caso rimane sospesa fino alla fine dove, oltre all'assassino si scopriranno cose interessanti anche sul conto del commissario Attila.
Lettura piacevole e poco impegnativa grazie a una scrittura scorrevole e diretta che denota la professione (giornalista) dell'autore che ci regala un bel personaggio con una corte dei miracoli davvero divertente che gli ruota intorno.