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Visualizza la versione completa : IV° GdL - La voce di Arnaldur Indridason



DarkCoffee
22-January-2013, 15:43
La voce di Arnaldur Indridason!

http://giotto.ibs.it/cop/cop.aspx?s=B&f=200&x=0&e=9788860884565







4) Si legge il libro vincitore.
In questa discussione ognuno scrive in libertà le sue osservazioni, e se qualcuno vuole indirizzare la discussione su temi precisi può farlo senza problemi anche perchè il discorso vien da sè.
La discussione non verrà chiusa, in modo da poter parlare del libro vincitore anche durante altri gruppi di lettura.
Per non svelare subito parte della trama è possibile usare lo spoiler. (Qui la guida illustrata: http://www.scompaginando.it/showthread.php?368-Spoiler!-Lo-dico-o-non-lo-dico-Uso-lo-Spoiler! )


Possiamo anche usare la funzione "Valuta discussione" per esprimere con le stelle il nostro "piacere".


http://i40.tinypic.com/sesr43.jpg

Rosy
22-January-2013, 18:02
Io ho finito ieri sera il romanzo di Scerbanenco e riprendo LA VOCE; l'ho letto tempo fa e lo rileggo volentieri. Certo non è un Thriller da paura; ma a me era piaciuto molto!
Ciao Rosy

pippy
23-January-2013, 09:49
Ho iniziato anch'io oggi la lettura, spero di avere il tempo di leggere!!
ciao

Elvira Coot
23-January-2013, 13:56
Ieri sera non ho resistito e ho letto i primi due capitoli: bello! Mi sta proprio piacendo.

Il romanzo parte in quarta con un morto e neanche una minima ombra di indizio su cui indagare...

kaipirissima
24-January-2013, 12:25
Meno male, i commenti si Mauro e Daniela mi avevano un po' smontata.
Domani è Sicuro al 100 per mille

Rosy
24-January-2013, 13:58
Ho ricominciato a leggerlo anch'io, e me lo sto gustando una seconda volta.
Questo per incoraggiare chi non lo conosce!
Devo però dire, per chiarezza, che se si fossero letti i precedenti, questo si godrebbe di più.

Il Commissario Erlendur di Indridason è come il commissario Wallander di Mankell.
E' vero che Mankell è unico, ma io colloco nella mia personale hit parade Indridason subito dopo.
Ha qualcosa che mi affascina: l'atmosfera malinconica, i personaggi, le loro vicende....

Anche in questa serie di romanzi ogni volta si scopre qualcosa di più della storia , dei...fantasmi del passato.
Faccio un esempio: qui nei primi capitoli accenna alle disavventure terribili della figlia di Erlendur; in un romanzo precedente si dava più spazio alla cosa... E così via.
Ma la storia di questo tristissimo Babbo Natale, trovato morto in atteggiamento disdicevole, mi ha toccato il cuore.
Spero lo tocchi pure a voi.
E poi ne parleremo.
Buona lettura!
Rosy

DarkCoffee
25-January-2013, 17:50
Anche io ho iniziato a leggerlo! Dai che ce la posso fare!
Ho finito il primo capitolo, l'inizio non è male... incuriosisce :)

Elvira Coot
26-January-2013, 10:53
Che tipo questo Erlendur! Non si può certo definire "un vero duro"! :lol: Comunque mi sta piacendo, anche se non ho ancora deciso se è meglio o peggio di Wallander

Devo comunque ringraziarvi, perchè senza questo GDL Indridason sarebbe rimasto in lista d'attesa ancora per chissà quanto!

Rosy
26-January-2013, 13:00
Che tipo questo Erlendur! Non si può certo definire "un vero duro"! :lol: Comunque mi sta piacendo, anche se non ho ancora deciso se è meglio o peggio di Wallander

Devo comunque ringraziarvi, perchè senza questo GDL Indridason sarebbe rimasto in lista d'attesa ancora per chissà quanto!

Guarda, Elvira , non devi fare caso a me, perchè io ADORO gli sfigati di ogni tipo. E lui e Wallander se la battono.....
Le storie tormentate mi colpiscono; quelle fatte di nuvolette rosa e lieto fine, meno.
Ho imparato nel tempo ad amare questo personaggio introverso e pieno di dolori passati.

Ricordo che nel vecchio forum mi ero lasciata tentare( come accade spesso) da un post di Lù in cui parlava di un romanzo, "La signora in verde", di un certo Indridason, che iniziava in modo super intrigante: un bambino, giocando davanti alla porta di casa, aveva disseppellito un ...bastoncino che succhiava allegramente.
Ma era la falange di un dito di uno scheletro! e da lì partiva una bella storia.
Non era il primo della serie, ma me lo ero divorato.
Beh, da allora sono stata una fan di Erlendur.

Stamattina ho letto una frase significativa, agli effetti della sua storia passata: ( quindi rivela il personaggio, non il giallo in corso)
( pag.79)
-Che cosa leggi?- gli chiese Valgerdur.
....
-Leggo di morti e sciagure. Di gente morta nelle aree disabitate. Di persone che muoiono nelle intemperie.
....
(pag.81)
"Erlendur era disteso sul letto nella camera d'albergo e guardava il soffitto.
Faceva sempre freddo ed aveva ancora i vestiti addosso. Fuori nevicava.
Era una neve morbida, mite e bella, che scendeva delicata a terra e si scioglieva quasi subito. Non era fredda , dura ed impietosa come quella che uccideva e mutilava."

Elvira Coot
26-January-2013, 15:06
:lol: Rosy, io intendevo in senso buono!

Per esempio.
Testimone: "Vorrei solo andare a casa. Non possiamo parlarne domani?"
Erlendur: "Va bene, ne riparleremo domani"
Un altro al suo posto avrebbe preso il testimone per il collo e l'avrebbe inchiodato al muro!

Rosy
26-January-2013, 18:22
:lol: Rosy, io intendevo in senso buono!

Per esempio.
Testimone: "Vorrei solo andare a casa. Non possiamo parlarne domani?"
Erlendur: "Va bene, ne riparleremo domani"
Un altro al suo posto avrebbe preso il testimone per il collo e l'avrebbe inchiodato al muro!
Vedi che bello il Gruppo di lettura!
Non avevo considerato la cosa da questo punto di vista.
Ciao

daniela
26-January-2013, 18:28
Anche a me piace molto Erlendur, è ricco d'umanità dolente.
Credo che in questo tipo di gialli sia fondamentale la figura del poliziotto investigatore, perchè la sua storia personale e i suoi drammi familiari sono parte importante del libro. Se Erlendur "prende", il libro piace. Tuttavia in questo libro non è male neppure la trama relativa al babbo natale.
L'ho finito ieri sera, ed è un bel giallo sulla famiglia, mi è piaciuto.
Proverò a leggere altri libri suoi, e a rileggere Sotto la città, appena possibile.

Rosy
26-January-2013, 19:39
Anche a me piace molto Erlendur, è ricco d'umanità dolente.
Credo che in questo tipo di gialli sia fondamentale la figura del poliziotto investigatore, perchè la sua storia personale e i suoi drammi familiari sono parte importante del libro. Se Erlendur "prende", il libro piace. Tuttavia in questo libro non è male neppure la trama relativa al babbo natale.
L'ho finito ieri sera, ed è un bel giallo sulla famiglia, mi è piaciuto.
Proverò a leggere altri libri suoi, e a rileggere Sotto la città, appena possibile. A me, Sotto la città era piaciuto molto: Ma, a dire il vero, tutti.
Forse un pò meno l'ultimo che aveva come protagonista investigatore Sigurdur Oli, che mi è proprio antipatico.
ciao! e buona domenica.
Rosy

Claire
27-January-2013, 20:10
Ho reperito il libro qualche giorno fa e ne ho letto giusto la prima pagina. Nei prossimi giorni conto di impegnarmici. In compenso però mi sono data una ripassata alla cartina geografica dell'Islanda:mrgreen:
Questo è il secondo libro che leggo di questo autore che ho avuto modo di apprezzare moltissimo, per la delicatezza e la profondità con cui ha trattato il tema delle "violenze domestiche" ne La signora in verde. ​

Rosy
28-January-2013, 09:03
Sono entrata nel pieno della storia e riflettevo che mi piace ancor più della prima lettura. Come giustamente diceva Daniela, un libro sulla famiglia.Prima ancora che un giallo.
Ma ne parlo appena ho un momento. Rosy:-P

kaipirissima
28-January-2013, 16:15
Anche a me piace molto Erlendur, è ricco d'umanità dolente.
.
io sono a pagina 37 e per adesso più che umanità dolente, lo trovo davvero ironico!
cioè a me ha fatto un sacco ridere quando ha corretto il congiuntivo alla testimone e quando lei gli ha detto che non era importante lui ha risposto, invece, che lo era!
oppure quando s'interrogava sulla posizione del missionario, chiedendosi da dove venisse il termine, per poi dire che le prostitute sono tutte missionarie!!! ah ah troppo divertente!

alla fine sono andata su Wikipedia:

"La posizione del missionario è probabilmente la più diffusa posizione sessuale. Si è favoleggiato che questa posizione abbia preso tale nome essendo l'unica approvata dai missionari (http://www.scompaginando.it/wiki/Missionario) cristiani....In realtà, l'origine della denominazione popolare di questa posizione è riportata da Bronislaw Malinowski (http://www.scompaginando.it/wiki/Bronislaw_Malinowski) nel suo studio sulle culture indigene del Pacifico sud-occidentale che, abbastanza fantasiose in merito alle diverse posizioni sessuali, notarono con stupore che, al contrario, i missionari giunti da loro avevano rapporti sessuali solo in questa posizione"

Elvira Coot
28-January-2013, 17:54
Il lettore deve attendere pagina 120 per conoscere il doloroso passato di Erlendur, invece Valgerour vorrebbe sapere tutto e subito al primo incontro. Ma noon sono cose di cui parlare al primo appuntamento e non capisco perché lei se la sia presa.

Mauro
28-January-2013, 22:55
Purtroppo dovendo attendere altri articoli dello stesso ordine il libro non mi arriverà prima della fine della settimana, io, però, son via per un lungo weekend sciistico per cui comincerò in serio ritardo la lettura ... dovrò darmi da fare per rimettermi in pari come quando, a scuola, si stava a casa almeno due settimane a causa di malattie infettive. :D

DarkCoffee
29-January-2013, 05:00
Io sono ancora verso pagina 30, fortunatamente la letteratura non è troppo complicata e quindi riesco a mantenere la lettura del libro in inglese.
Peccato che hanno scelto due personaggi che iniziano con la E (Erlendur e Elinborg) io già, inizialmente, faccio un fatica a ricordare i personaggi....
Comunque sono curiosa di andare avanti e vedere che succede. :)



Per esempio.
Testimone: "Vorrei solo andare a casa. Non possiamo parlarne domani?"
Erlendur: "Va bene, ne riparleremo domani"
Un altro al suo posto avrebbe preso il testimone per il collo e l'avrebbe inchiodato al muro!

ahahah anche io ci ho pensato quando l'ho letto :D

Mauro
29-January-2013, 11:17
Colpo doppio ;)

Stamattina ho dovuto passare dalla stazione Centrale e non ho potuto fare a meno di passare alla Feltrinelli dove ho trovato "La voce".
Per fortuna avevo deciso di fare l'ordine solo oggi per avere la consegna all'inizio della prossima settimana così ora ho meno fretta e ... il libro in mano.

Si parte! :mrgreen:

daniela
29-January-2013, 15:37
Peccato che hanno scelto due personaggi che iniziano con la E (Erlendur e Elinborg) io già, inizialmente, faccio un fatica a ricordare i personaggi....

Sottoscrivo! Anch'io faccio già di mio confusione con i nomi, non parliamo poi di questi due nomi Erlendur - Elinborg, soprattutto all'inizio, dovevo ogni volta fermarmi e pensare: "Elinborg" è la donna e "Erlendur" è l'uomo.
Immagino che per gli islandesi l'assonanza sia inferiore...

Elvira Coot
30-January-2013, 14:23
Peccato che hanno scelto due personaggi che iniziano con la E (Erlendur e Elinborg) io già, inizialmente, faccio un fatica a ricordare i personaggi....


Sottoscrivo! Anch'io faccio già di mio confusione con i nomi, non parliamo poi di questi due nomi Erlendur - Elinborg, soprattutto all'inizio, dovevo ogni volta fermarmi e pensare: "Elinborg" è la donna e "Erlendur" è l'uomo.

Anch'io faccio più fatica a leggere quando ci sono più personaggi con il nome che inizia con la stessa lettera! Mi chiedo perchè, forse inconsciamente non leggo tutto il nome, ma solo l'iniziale. Inoltre, i nomi di Elinborg ed Erlendur sono anche lunghi uguali, quindi per me la confusione aumenta!

Rosy
30-January-2013, 22:05
Pensate che a me questa faccenda dei nomi succede con TUTTI i romanzi Nordici...un incubo.
Ricordo anche in Larsson -ma in questo sono ancora più tremendi!
Però quando uno ha letto tutti i romanzi della serie, conosce i personaggi bene, come se si chiamassero Luigi o Maria.

Io sono arrivata a pag.186; a parte che ho più impegni del solito, tra scuola casa e salute di tutti...ma sto cercando di "farmelo durare" volutamente, altrimenti il discorso della lettura di gruppo finisce. Secondo me.

E -ripeto -lo godo come se fosse la prima volta.

Mi piace infinitamente il suo modo di indagare, mescolando persone da interrogare e ...crucci personali; ricordi dolorosi e rapporti travagliati di famiglia -stavolta solo con la figlia Eva Lind ( che è già sufficiente da sola a complicargli la vita...).
Immaginate quando si aggiungono pure la ex moglie, arcigna e piena di rancore, e l'altro figlio alcolizzato!

Eppure , anche se non si può definire una lettura amena, a me piace tanto.
E poi mi affascina fin dalla prima storia la vicenda di questo fratellino disperso nella tormenta,e mai più ritrovato, di cui Erlendur si incolpa, il cui rimorso non lo abbandona mai....
E' come se fosse un leit motiv..

Invece la storia del romanzo in questione, del povero Gulli assassinato nell'hotel, sta portando alla luce una dolorosa realtà di soprusi morali , di sogni irrealizzati, di infelicità e solitudine.
E poi non voglio dire troppo.
Bello , bello, bello.
Rosy

kaipirissima
30-January-2013, 22:28
Sono a pag. 84 e cavolo mi sono dimenticata di non leggere il commento di Rosy!
Per quanto riguarda i nomi, a me Erlendur e Elinborg mi ricordano i nomi degli elfi de Il signore degli anelli, il che è straniante considerando l'atmosfera del romanzo tutt'altro che fantasy!
Per quanto riguarda impressioni a caldo, mi piace. Non è una storia, almeno al momento, travolgente, cioè L'indagine forse non è ancora entrata nel vortice ma Erlendur, sua figlia, la precedente indagine sul bambino picchiato, sono a dire la verità molto interessanti. La stanza d'albergo fredda poi è un tocco di classe.

Rosy
31-January-2013, 16:32
@Kaipirissima
Ahia, spero di non averti rovinato qualcosa, anche se mi pareva di essere stata cauta! Ora aspetto a parlarne più avanti, anche se sono a buon punto, causa insonnia! ciao ciao
Rosy

Rosy
02-February-2013, 14:51
Io l'ho terminato.

Direi ( ma rischio di ripetermi) che questo libro può essere considerato con due chiavi di lettura: innanzitutto, come giallo, e lo è, perchè il colpevole si scopre all'ultimo e ( almeno per me, che sono tonta)a sorpresa.
Del resto , non è necessario che ci siano inseguimenti o sparatorie....lo diciamo sempre, quando parliamo di gialli.

Poi come romanzo " di sentimenti"; io lo definisco così, non so se ci sia un altro modo, mi piacerebbe sentire gli altri...
Le tematiche dei rapporti familiari qui spaziano;primi, quelli di Erlendur con la figlia, difficili, che più difficili non si può.
Eppure si sente, nonostante gli errori di lui come padre ( avere lasciato i figli alla madre per lungo tempo, senza cercarli) e di lei- droga, ecc.., si sente tra loro, dicevo, un legame fortissimo.
Che mi commuove, in certi momenti, quando la loro disperazione è più evidente.
Che mi fa pensare che non sia ancora tutto perduto , tra di loro.
Che abbiano ancora ( forse) qualche chance di essere perlomeno sereni.

Poi ci sono i rapporti della famiglia del bambino maltrattato, che si presta a qualche riflessione, ma dopo, ora rivelerei troppo.

Sapete il mio vizietto di sottolineare?
Qui si parla dell'ucciso, Gulli, e del suo passato.

Pag.242.
"Casa.
Che cos'era?
Forse il ricordo dell'infanzia trascorsa nella casa dei genitori, prima che la vita gli scaricasse addosso complicazioni incomprensibili e il destino lasciasse dietro di sè distruzione e infelicità.
Il ricordo di quando correva a casa sapendo che il padre, la madre e la sorella erano i suoi cari, le persone a cui voleva bene.
Doveva tornare in quella casa per cercare i ricordi che non voleva perdere e dai quali traeva nutrimento quando la vita gli risultava insostenibile."


Oppure questo attimo , in cui Erlendur teme che la figlia voglia compiere qualche gesto estremo.
Pag.314.
"Eva, vieni -ripetè piano -Andiamo a casa.
La ragazza si voltò. Lo guardò a lungo, poi annuì.
-Sì andiamo -rispose a fior di labbra,poi tornò dentro e chiuse la finestra.
Erlendur le si avvicinò e la baciò sulla fronte.
- Ti ho rubato l'infanzia, Eva? -le chiese sottovoce.
- Come?-
- Niente -rispose.
Poi la guardò a lungo negli occhi.
A volte negli occhi di sua figlia vedeva dei cigni bianchi.
Adesso erano neri".

Rosy:-P

kaipirissima
02-February-2013, 17:55
Finito anch'io!

bel libro, non l'ho divorato come di solito mi spingono i gialli, ma d'altra parte è comprensibile. Ogni tanto è necessario chiudere il libro e tirarsi fuori da quella cappa di tragedia che sottilmente ricopre ogni personaggio. Anche quelli piu solari. Elinborg ad esempio, e la sua crociata contro i maltrattamenti ai danni dei bambini, ai quali "sacrifica" tempo familiare e tempo all'indagine in corso.
per non parlare delle coppie di fratelli del romanzo.
La positività del nido in cui è vissuto nella prima infanzia Erlendur, una sorta di paradiso perduto, a cui non si è ancora rassegnato. Allora era felice e la felicità gli è sfuggita dalle mani. Una responsabilità, un dolore che lo ha bloccato per tutta la vita.
La figlia, porca vacca questa ragazza è un enigma. Carismatica. Mi piace molto, ma quei cigni neri, quelle pupille dilatate dalla droga mi fanno troppa rabbia. Come si fa ad aiutare una persona così? Secondo me è impossibile.

vabbè per adesso mi fermo e vi aspetto. Buona lettura.

Elvira Coot
04-February-2013, 18:43
Finito! Giudizio positivo, senza dubbio.

Questo libro, mi ha preso e incantato, leggevo divorando le pagine, poi tutti questi personaggi interessanti, alcuni sviscerati, altri appena intravisti, altri del tutto sconosciuti, eppure conosciuti (il fratello di Eva Lind, il fratello di Erlendur).
Però c'è una cosa che non mi va giù, quando alla fine del libro rimangono delle questioni in sospeso. Per me, un vero finale elegante e giusto chiude tutte le questioni e chiarisce tutti i dubbi. Qui, invece, non si capisce:

che fine hanno fatto gli scatoloni con i dischi?
che ne è stato del bambino maltrattato?

Se mi è sfuggito qualcosa a causa della sonno o della fretta, per favore illuminatemi.

kaipirissima
04-February-2013, 19:13
no, hai ragione non se ne parla.
del primo chi se ne frega.
del secondo mi sa che

Secondo me il padre viene dichiarato innocente.

Elvira Coot
04-February-2013, 20:01
no, hai ragione non se ne parla.
del primo chi se ne frega.
del secondo mi sa che, scusate nel computer non ho abilitato lo spoiler, selezionate con il cursore per leggere: Secondo me il padre viene dichiarato innocente.

Anche secondo me è così, però volevo che Indridason lo spiegasse chiaramente. La faccenda del bimbo maltrattato viene narrata in secondo piano, ma comunque ci accompagna per tutto il libro e non è possibile rimanere indifferenti alle sorti del piccino.

kaipirissima
04-February-2013, 20:12
Il lettore deve attendere pagina 120 per conoscere il doloroso passato di Erlendur, invece Valgerour vorrebbe sapere tutto e subito al primo incontro. Ma noon sono cose di cui parlare al primo appuntamento e non capisco perché lei se la sia presa.

io non mi ero accorta che lei si fosse arrabbiata, mi sembrava più lui che la facesse troppo seria. le ha mentito... evvabe' vi siete appena conosciuti mica vorrai spaventarla. perchè io mi spaventerei a frequentare uno con chiari problemi irrisolti...

invece posso dire una cosa:

un po' a me dà noia quando l'omosessualità viene presntata come un colpo di scena e che palle! siamo nel XXII secolo, i gay esistono e io l'avevo già capito prima dell'ispettore da qualche appunto qui e là. come ha fatto Erlendur a non capirlo? visto che non ha nessun pregiudizio in merito (per fortuna)

altra cosa:

ma quanto sono invidiosi e antipatici gli Islandesi? sono davvero così? oltre che tristi, drogati e alcolizzati? che umanità meschina giace sull fondo del romanzo.

Rosy
04-February-2013, 20:13
Rispondo a Elvira.
a me sembrava che si capisse. Ma ora aspettiamo a parlarne.
Per gli scatoloni, boh? se li saranno divisi i vari...contendenti.
Per i personaggi abbozzati: nei libri precedenti e seguenti si parla di volta in volta di qualcuno, in modo più approfondito. o si torna sulle storie del passato, figli, divorzi...o si parla di uno dei poliziotti e della sua vita ( quello mi piace meno...) a dopo
Rosy

Rosy
04-February-2013, 20:17
Rispondo a Kaipirissima
E' vero, non ne escono bene gli irlandesi! Non so la droga, ma in quanto a depressione ed alcoolismo, tutti i paesi nordici se la battono bene. Sarà causa di tutto quel gelo e di tutto quel buio?

Elvira Coot
06-February-2013, 14:07
Dunque, lui mente, lei

lo sfrutta per vendicarsi del marito adultero

secondo me, come coppia hanno delle possibilità, ma dovrebbero ricominciare da zero. Speriamo nel prossimo libro.

kaipirissima
06-February-2013, 20:02
Mi sfugge qualcosa. Comunque secondo me, lei ti sta antipatica. :)

Al primo incontro scherzano in modo leggero, poi in analogia alle letture di lui e alle domande innocenti di lei ( mica poteva immaginare di sollevare tale casini) Erlendur è spinto a mentire (pace, cosa si agita?)
Lei quando lui le racconta quella cosa, è spinta a raccontargli la verità su di lei. Quindi anche lei ha mentito al primo appuntamento omettendo la sua delicata posizione (pace, che problema c'è) in fondo lei vuole farsi tirare due sarde per riacquistare un po' di autostima, che problema c'è a civettare con un uomo?

Mauro
07-February-2013, 11:21
Finito.
Provo a darne un parere prendendo anche spunto dagli interventi precedenti e comincio da Erlendur: è un uomo evidentemente tormentato da una storia che sarebbe una grossa mazzata sulla psiche di chiunque e questo suo modo di essere, diciamo così, incompleto ha creato problemi anche nella sua famiglia, cosa che lo costringe a combattere con sè stesso e con gli altri per riuscire a trovare un minimo di pace. Una storia dolorosa e, a suo modo, interessante però alle volte Indridason indugia fin troppo su questa situazione anche se in questo non è molto diverso da Nesbo o Mankell ... ma forse sono io che non amo particolarmente Erlendur.

La storia.
Il fatto che ci fosse di mezzo una storia omosessuale era chiaro fin dall'inizio, i primi sospetti vengono quando si trova della saliva sul preservativo con tanto di tracce di tabacco da masticare e io a un certo punto ho pensato che il sesso orale fosse (non ridete) una sorta di "omaggio" un po' perverso dell'inglese che desiderava fortemente il bambino prodigio che era Gudlaugur, cosa forse un po' scontata ma è la prima che viene in mente se si pensa a un pedofilo collezionista di cori di voci bianche. Il fatto che nessuno formuli tale ipotesi mi fa pensare con orrore che, forse, in Islanda le donne masticano normalmente del tabacco. :shock:

La storia in nuce con Valgerour invece è una cosa che per ora rimane in sospeso perché due persone non giovani con tutti i guai che hanno alle spalle si muovono, giustamente, coi piedi di piombo, nascondendosi in parte per sondare il terreno e capire se si trovano davanti una possibile oasi di serenità o un'ulteriore fonte di infelicità. Devo dire che questa parte l'ho trovata molto verosimile e trattata con la giusta sensibilità.

Se poi c'è una cosa davvero difficile da comprendere è il rapporto fra Erlendur ed Eva Lind. Sono situazioni che mi danno sempre la sensazione di una battaglia combattuta, specie da parte di Erlendur, senza saper bene come affrontarla, commettendo a volte, di conseguenza, degli errori grossolani ma poi penso che è davvero impossibile sapere quali siano il "bene" e il "male" in tragedie del genere.

kaipirissima
07-February-2013, 12:19
Mi allineo a Mauro. Anche se pur nei suoi difetti Erlendur mi piace. Forse la sua incapacità di aprirsi, essere davvero d'aiuto a Eva che chiaramente invocaa suo modo amore, comprensione e soprattutto aiuto, me lo fanno amare. Non siamo perfetti, io per prima non saprei come comportarmi di fronte a tali difficoltà. Non si può,pretendere che Erlendur abbia la chiave per salvare matrimonio, figlia, figlio e stesso. È un uomo, non è un eroe classico, senza dubbi che va sicuro per la sua strada, certo della verità. Dov'è la verità. Dove le certezze? Quando nemmeno conosce la sorte del fratello, dove Eva non conosce le motivazioni della sua autodistruzione ecc.

Mauro
07-February-2013, 14:58
Non siamo perfetti, io per prima non saprei come comportarmi di fronte a tali difficoltà. Non si può,pretendere che Erlendur abbia la chiave per salvare matrimonio, figlia, figlio e stesso. È un uomo, non è un eroe classico, senza dubbi che va sicuro per la sua strada, certo della verità. Dov'è la verità. Dove le certezze?

Questo tuo brano potrei tranquillamente aggiungerlo a quanto scritto prima.
Indipendentemente dal grado di simpatia che posso provare per il personaggio Erlendur, non posso che essergli idealmente solidale nella sua battaglia eminentemente umana contro tutte le avversità che gli piovono addosso suo malgrado.
Ed è questo tipo di personaggio che mi rende piacevole una lettura proprio perché mi consente di immergermi in un contesto verosimile e credibile con il quale non fatico ad entrare in contatto, al contrario del classico personaggio eroicamente perfetto a cui nulla è impossibile e che trovo, francamente, insopportabile.

Rosy
07-February-2013, 19:08
Condivido tutto ciò che Mauro ha scritto. A parte la simpatia per Erlendur, che da parte mai è grandissima!
ciao
Rosy

DarkCoffee
09-February-2013, 17:55
Come previsto sono rimasta indietro.
Non leggo i vostri post per non scoprire cose nuove, ma mi sembra di capire che tutti voi avete finito il libro e lo state commentando. A questo punto direi che fra un po' di giorni apro un altro ciclo ;)

DarkCoffee
16-March-2013, 04:01
Non ho ancora finito, sono circa a pagina 200 :mrgreen:
Mi sembro come l'ultima della classe che è rimasta indietro con i compiti e sta cercando di recuperare eheheh

A parte questo, il romanzo sta piacendo anche a me.
Ho letto i vostri commenti fino al post di Rosy dove dice che ha finito la lettura.

Devo dire che me lo aspettavo diverso, forse più semplice e leggero, invece i ricordi del passato con alcune riflessioni mi hanno colpita.
Sono anche daccordo con Kaipirissima "La stanza d'albergo fredda poi è un tocco di classe." :)

Rosy
17-March-2013, 14:16
Non ho ancora finito, sono circa a pagina 200 :mrgreen:
Mi sembro come l'ultima della classe che è rimasta indietro con i compiti e sta cercando di recuperare eheheh

A parte questo, il romanzo sta piacendo anche a me.
Ho letto i vostri commenti fino al post di Rosy dove dice che ha finito la lettura.

Devo dire che me lo aspettavo diverso, forse più semplice e leggero, invece i ricordi del passato con alcune riflessioni mi hanno colpita.
Sono anche daccordo con Kaipirissima "La stanza d'albergo fredda poi è un tocco di classe." :) Cara Carla, che importanza ha? ognuno ci impiega il tempo che può...
l'importante è che ti piaccia e che tu partecipi alla lettura... comunitaria! ciao ciao

kaipirissima
17-March-2013, 20:19
Lo sta pure leggendo in inglese!

Claire
18-March-2013, 11:31
Non ho ancora finito, sono circa a pagina 200 :mrgreen:
Mi sembro come l'ultima della classe che è rimasta indietro con i compiti e sta cercando di recuperare eheheh

A parte questo, il romanzo sta piacendo anche a me.
Ho letto i vostri commenti fino al post di Rosy dove dice che ha finito la lettura.

Devo dire che me lo aspettavo diverso, forse più semplice e leggero, invece i ricordi del passato con alcune riflessioni mi hanno colpita.
Sono anche daccordo con Kaipirissima "La stanza d'albergo fredda poi è un tocco di classe." :)

Che sollievo leggerti Dark:). Veramente mi ero convinta di essere rimasta da sola a non averlo finito. Sono arrivata alla fine del capitolo 20, vale a dire a pag.183.

Anche in questo libro Indridason conferma la sua bravura e la sua sensibilità nel trattare temi “scottanti” che non risparmiano nemmeno sociètà così evolute come vengono definiti i paesi del nord europa.

La descrizione del Babbo Natale trovato in quelle condizioni mi ha scombussolato un poco.
L’ambientazione della vicenda nel periodo natalizio contribuisce ad amplificare quel senso di desolazione e tristezza che pevade il racconto e che cresce man mano che i contorni della storia diventano più chiari. A ben vedere non è un libro che ho fretta di finire. E’ sempre difficile digerire una storia di soprusi, abusi ed estreme solitudini.

DarkCoffee
19-March-2013, 05:03
Lo sta pure leggendo in inglese! Ti dirò, già lo scrittore descrive l'ambientazione come un luogo molto freddo, sempre pieno di neve e a Natale, ma leggerlo in inglese mi sta aiutando a trasportarmi lì, in un posto straniero e diverso dal nostro :)


Che sollievo leggerti Dark:). Veramente mi ero convinta di essere rimasta da sola a non averlo finito. Sono arrivata alla fine del capitolo 20, vale a dire a pag.183.
:D

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Ancora non ho capito il titolo del libro "La voce" (che in inglese è "Voices" - al plurale). Si capirà alla fine? Voi cosa ne pensate?
Come le voci del passato che ritornano nella memoria? Erlendur ricorda il fratello, la figlia ricorda il figlio, tutti ricordano il bambino prodigio.

Un momento della storia che ho sentito molto è stato quando Erlendur ascolta per la prima volta la canzone incisa da Gudlaugur e cede ai suoi ricordi.

Mauro
19-March-2013, 09:59
Credo che in italiano abbiano voluto sottolineare come al centro di tutta la vicenda ci sia la voce straordinaria di Gudlaugur bambino, una voce che, con il suo venire meno, ha scatenato una serie di eventi che in questo romanzo ritornano a galla per ricomporre il mosaico di una storia cupa in cui abbondano le vittime più dei carnefici.

DarkCoffee
22-March-2013, 04:29
Hai ragione! Chissà perchè in inglese il titolo è al plurale...

C'è una frase che ho appena letto che voglio condividere: "Who doesn't want to come home sometimes?" (Chi non vorrebbe tornare a casa qualche volta?)

Mauro
22-March-2013, 22:50
Hai ragione! Chissà perchè in inglese il titolo è al plurale...

C'è una frase che ho appena letto che voglio condividere: "Who doesn't want to come home sometimes?" (Chi non vorrebbe tornare a casa qualche volta?)

Misteri delle traduzioni ... sarei curioso di conoscere la traduzione letterale del titolo dall'islandese.

DarkCoffee
23-March-2013, 02:55
Il titolo è rödd che significa "voce" (da google translator)
Pensa che voci esce totalmente diverso: Færslur

Il traduttore del libro è un certo Scudder e pensa che su wikipedia c'è anche scritto che ha vinto il premio di traduttore inglese dalla lingua inslandese all'inglese....

Mauro
24-March-2013, 22:10
Beh per una volta siamo stati più bravi noi italiani, ma in realtà al di là della bravura del traduttore ci sono le case editrici stesse che, spesso, decidono per un titolo piuttosto che un altro indipendentemente da quella che è la traduzione letterale dall'originale. Questa è una cosa che, per esempio, nel cinema accade spesso.

kaipirissima
24-March-2013, 22:18
Sì, però se uno legge il libro lo capisce che si riferisce alla voce del ragazzino prodigio. Mi sembra una scelta un po' azzardata, tradurlo al plurale.
Comunque credo che riuscirò a dormire stanotte

Mauro
24-March-2013, 22:20
Ma sai che è davvero un'ottima idea?

Buonanotte a tutti :yawn:

DarkCoffee
30-June-2013, 17:07
Finito!
Sono arrivata tardi, ma sono arrivata!
Non ho letto molto in questo periodo ed ora mi sto cercando di rifare.

Il romanzo nel complesso mi è piaciuto.
Concordo con tutti i vari commenti... tra cui gli scatoloni, la storia gay e l'altra storia...
Quando il libro è finito ho pensato, ma il ragazzino maltrattato cosa c'entrava nella narrazione se alla fine non si ha una logica della sotto-storia?

Quoto in pieno tutti e sopratutto queste frasi:


[...] Erlendur: è un uomo evidentemente tormentato da una storia che sarebbe una grossa mazzata sulla psiche di chiunque e questo suo modo di essere, diciamo così, incompleto ha creato problemi anche nella sua famiglia, cosa che lo costringe a combattere con sè stesso e con gli altri per riuscire a trovare un minimo di pace.

[...]Il fatto che ci fosse di mezzo una storia omosessuale era chiaro fin dall'inizio, i primi sospetti vengono quando si trova della saliva sul preservativo con tanto di tracce di tabacco da masticare e io a un certo punto ho pensato che il sesso orale fosse (non ridete) una sorta di "omaggio" un po' perverso dell'inglese che desiderava fortemente il bambino prodigio che era Gudlaugur, cosa forse un po' scontata ma è la prima che viene in mente se si pensa a un pedofilo collezionista di cori di voci bianche. Il fatto che nessuno formuli tale ipotesi mi fa pensare con orrore che, forse, in Islanda le donne masticano normalmente del tabacco. :shock:


Ma allora sorge una domanda... è proprio impossibile, secondo voi, una volta rotto l'infanzia di un bambino, avere una vita decente?


Anche se pur nei suoi difetti Erlendur mi piace. Forse la sua incapacità di aprirsi, essere davvero d'aiuto a Eva che chiaramente invocaa suo modo amore, comprensione e soprattutto aiuto, me lo fanno amare. Non siamo perfetti, io per prima non saprei come comportarmi di fronte a tali difficoltà. Non si può,pretendere che Erlendur abbia la chiave per salvare matrimonio, figlia, figlio e stesso. È un uomo, non è un eroe classico, senza dubbi che va sicuro per la sua strada, certo della verità. Dov'è la verità. Dove le certezze? Quando nemmeno conosce la sorte del fratello, dove Eva non conosce le motivazioni della sua autodistruzione ecc.

Quoto, quoto, quoto :)

P.S.: I cd, secondo me, se li è intascati la sorella "Steffì" :bolt: